Dal carcera ai domiciliari e annullato il reato relativo all'associazione mafiosa. Il Tribunale della Libertà ha alleggerito la misura cautelare a carico di Antonio Viola assistito dall'avvocato Stefano Nimpo. L'uomo, era stato arrestato lo scorso 25 marzo quando militari del ROS, con l’ausilio dei carabinieri del Comando Provinciale di Crotone e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori”, avevano eseguito nelle aree di Crotone, Milano, Verona, Bolzano, Napoli, Perugia e Caltanissetta un’Ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro nei confronti di 17 persone, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati, rispettivamente, di associazione di tipo ‘ndranghetistico, e altri gravi reati, tra cui, estorsione, usura e reati in materia di armi, tutti con l’aggravante mafiosa.
L’indagine, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dai Carabinieri del ROS, si è sviluppata con l’approfondimento degli elementi che hanno consentito di delineare, secondo l'accusa, la protrazione della operatività del locale di Isola Capo Rizzuto, una consorteria retta secondo le tradizionali regole di ‘ndrangheta, con l’utilizzo di imprese legate al sodalizio strumento per favorire l’organizzazione e gli associati detenuti, le proiezioni economico-criminali nel Nord Italia della organizzazione criminale.
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