Operazione "Boreas", anche insospettabili alle nozze della figlia del boss"

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  01 aprile 2025 17:59

Al matrimonio della figlia di Giorgio Greco, ritenuto dagli inquirenti al vertice della 'ndrina di Cariati sgominata oggi con l'operazione Boreas che ha portato a venti arresti, c'erano anche Domenico Megna, capo dell'omonima cosca di Papanice, nel Crotonese, e Giuseppe Cariati, esponente di vertice del clan Farao Marincola di Ciro', fratello dell'autore di un omicidio avvenuto a Stoccarda nel 1984, episodio che ha acceso i riflettori delle autorita' tedesche e italiane sulle attivita' della 'Ndrangheta in Germania.

E' quanto emerge dall'ordinanza cautelare firmata dal gip Sara Merlini che riporta i dialoghi tra Giorgio Greco e Rocco Creolese dai quali si ricavano gli assetti della 'Ndrangheta sia attuali che pregressi nonche' riferimenti ad omicidi e traffici di droga. "Al matrimonio, inoltre era presente un giudice di pace di Napoli, Provino Meles - annota il gip - che il Greco voleva aiutare a trasferirsi a Ciro' affinche' con la sua funzione potesse aiutare la cosca e c'era anche un appartenente alle forze dell'ordine la cui presenza aveva preoccupato un sodale che pero' era stato subito rassicurato dal Greco: no, pero' e' tranquillo, compa' no, vai tranquillo mille per mille".  C'era Giorgio Greco, al vertice della cosca di Cariati colpita dall’operazione “Boreas” che riguarda una delle proiezioni del locale di Cirò, la ‘ndrina di Cariati, operativa in Germania e soprattutto a Stoccarda con l’arresto in totale di 29 soggetti. 

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Lui che per gli inquirenti avrebbe impartito ordini e direttive controllando le "estorsioni, gli appalti pubblici, danneggiamenti e furti, ma anche l'illecita concorrenza di prodotti caseari ed alimentari in territorio extranazionale". Secondo la Dda di Catanzaro era Giorgio Greco a dirigere altre figure, come quelle di Olindo Celeste, Alfonso Cosentino detto "Fofo'", Giulio Graziano, Fiorenzo Santoro detto "Renzo" e Gaetano Roberto Bruzzese, che, avrebbero organizzato "le attivita' delittuose del sodalizio di appartenenza", pianificando le estorsioni e individuando le vittime. Aldo Marincola e Salvatore Spagnolo, invece, sarebbero appartenenti - emerge dall'ordinanza del gip - al "Locale" di 'Ndrangheta di Ciro', e avrebbero "contribuito fattivamente ai progetti associativi", compiendo azioni intimidatorie ed estorsive ai danni di imprenditori, anche fuori il territorio regionale e nazionale. Dei 29 i provvedimenti cautelari eseguiti dalla polizia italiana e da quella tedesca, in Calabria ne sono stati eseguiti 20.

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