Presentata durante una conferenza stampa l’apertura dei cantieri per gli interventi di riqualificazione
13 gennaio 2024 17:18di GIOVANNA BERGANTIN
Una serie di interventi che partono dalle periferie e, investendo il centro storico, portano dritti al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza. I particolari dell’intervento di ristrutturazione funzionale dello storico teatro cosentino sono stati presentati stamane durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sindaco Franz Caruso e l’assessore ai lavori pubblici Damiano Covelli con i progettisti Gianpiero Lepreti, Anna Ida Pisani, Mirko Vena e Carla Aiello.
“E’ un intervento che completa quelli già avviati nel Centro storico- spiega il sindaco Caruso - Il teatro Rendano è l’immagine della cultura del nostro territorio e siccome abbiamo puntato molto sul recupero della nostra identità culturale non potevamo tenere fuori da queste iniziative questa visione e ci abbiamo puntato da subito”, visto che, “ appena insediati si è presentato il problema della chiusura del teatro per la sua messa in sicurezza. Nessun intervento era mai stato fatto- ricorda Caruso- e poiché gli interventi tampone non servono, abbiamo presentato la richiesta di fondi e avviato i progetti. Appena sono arrivati i bandi del PNRR abbiamo presentato istanza”.
Espletate tutte le procedure, adesso i lavori per riqualificare l’opera sono nelle mani degli esperti dei cantieri.
“Per i lavori ce la dovremo cavare con un annetto circa contando che nessuna iniziativa verrà fermata e il teatro continua nella programmazione delle attività culturali” così l’assessore ai lavori pubblici Covelli delinea excursus, tempi e prospettive degli interventi conservativi progettati “ in piena sintonia con la Sovrintendenza” che, per essere eseguiti adesso passano nelle mani degli esperti dell’impresa.
I dati tecnici del progetto di recupero conservativo, manutentivo e di riqualificazione del Teatro Rendano, arricchiti dei particolari fornite nelle schede tecniche, sono stati presentati dall’architetto progettista Giampiero Lepreti.
I tre assi di intervento del progetto sul Teatro Rendano riguardano: il recupero di opere architettoniche, degli impianti e delle opere strutturali. Per il recupero delle opere architettoniche esterne si provvederà al cappotto e agli intonaci visibili sulla facciata, per l’interno invece, serve un intervento- come quello già realizzato nei teatri di Siracusa, Venezia e dell’Opera di Roma- sui palchetti che non hanno l’altezza a norma rendendo necessari parapetti di oltre un metro con un corrimano da integrarsi con l’impianto architettonico preesistente. Altro problema che riguarda sempre gli interni è la sicurezza delle rampe delle scale di accesso con conseguenti rischi.
Altro intervento riguarda la Sala Quintieri, il cosidetto “ridotto” o “foyer” , che presenta uno stato di degrado lungo le pareti e sul soffitto, ambienti compromessi da infiltrazioni d’acqua provenienti dalle strutture di copertura. E’ previsto un intervento nell’area dei cortili particolarmente degradati. Per gli impianti, considerata la differenze di temperature a diversi livelli, si interverrà con un sistema di termoregolazione per stabilizzare e uniformare il calore e ridurre i consumi. Il progetto prevede anche l’efficientamento del sistema di climatizzazione e di impianti elettrici speciali.
Altro capitolo riguarda le coperture esistenti che presentano danni strutturali con necessità di rifacimento con nuove strutture per i tetti e revisione delle gronde. Per realizzare le opere di cantiere e ridurre al minimo l’impatto visivo mimetizzando i lavori, nonostante continuino le attività culturali, l’esterno del teatro verrà schermato con pannelli che ritraggono graficamente il prospetto originale.
L’intervento complessivo a carico dei fondi PNRR è di 1,4 milioni di euro.
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