Operazione "Fangorn", Facciolla: "Reati documentati in diretta"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Operazione "Fangorn", Facciolla: "Reati documentati in diretta"
Eugenio Facciolla
  19 luglio 2019 14:40

"Dopo il tentato
omicidio abbiamo capito che c'era tutto un retroscena a questo
fatto delittuoso, legato soprattutto a un territorio
particolare, impervio, premontano dove erano accaduti già una
serie di fatti e altri ne sono stati commessi durante la fase delle indagini. Un'inchiesta andata avanti con escussione di
persone informate dei fatti, con intercettazioni ambientali e
telefoniche che ci hanno permesso di documentare, in alcuni casi
anche in diretta la consumazione dei fatti delittuosi".

A dirlo il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla incontrando i
giornalisti per illustrare i risultati dell'operazione "Fangorn" (leggi la notizia)
insieme al comandante della compagnia dei carabinieri di
Rossano, Carlo Sganzerla, ed al comandante del Norm di Rossano
maresciallo maggiore Mario Levato.

Banner


"Le indagini - ha sottolineato il capitano Sganzerla - hanno
evidenziato un controllo sterminato del territorio dei soggetti
fermati. Un controllo che permetteva loro non solo di sapersi
muovere ma anche di eludere i controlli e di agire e di porre in
essere delle condotte di reato senza essere visti o controllati
dalle forze dell'ordine. Abbiamo visto, sia dalle aree
fotogrammetrie e sia con servizi svolti nel corso del tempo con
il supporto del nucleo elicotteri di Vibo Valentia, che molte
aree nelle quali effettuavano i tagli abusivi, dall'alto non
risultavano modificate nel loro insieme. Il danno che è stato
arrecato a queste aree boschive, sottoposte anche a vincolo
comunitario e paesaggistico, è ingente. Non solo economico ma
anche per il depauperamento dell'area boschiva nonché delle
risorse finanziarie necessarie a ripopolare le aree boschive".
Facciolla, infine, soffermandosi sul ruolo avuto dalle due
donne indagate ha sostenuto che "è un dato consolidato da
qualche anno la partecipazione delle donne alle attività
delittuose. Alcuni dei fermati di oggi si approfittavano proprio
del ruolo delle mogli e delle compagne per mantenere in vita il
meccanismo".

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner