Operazione "Rinascita". Condanne confermate in Appello per gli spacciatori della "Catanzaro bene" (I NOMI)

di EDOARDO CORASANITI

Al centro dell'operazione "Rinascita" c'è lo spaccio di sostanza stupefacente nel catanzarese ad opera della comunità rom.  Ora, per 5 imputati, arriva la sentenza d'appello. 

I giudici di secondo grado hanno confermato la decisione del Gup dell'8 febbraio 2018. 
E in particolare: Abbruzzese Cosimo, 8 mesi; Abbruzzo Biagio, 3 anni; Berlingeri Anna Maria 2 anni, 8 mesi e 20 giorni; Passalacqua Fiorella 2 anni, 8 mesi e 20 giorni; Passalacqua Rossella, 2 anni 8 mesi e 20 giorni. 

Tra i difensori degli imputati ci sono  Maria Aiello, Sergio Lucisano, Piero Chiodo. 

Nel 2010 l'operazione "Rinascita" è stata emessa dalla Dda di Catanzaro ed eseguite dalla squadra mobile del capoluogo calabrese. Il blitz impegna oltre 400 uomini per l'esecuzione dei provvedimenti a Catanzaro ed in altre città d'Italia.

I soggetti sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di armi, tentati omicidi, estorsioni e furti. L'operazione è stata denominata in codice "Rinascita". Gli arresti sono stati eseguiti prevalentemente nella zona a sud del capoluogo di regione, nei quartieri Aranceto, Corvo, viale Isonzo, via Lucrezia Della Valle, Germaneto, la zona che ospita gli accampamenti degli zingari, divenuta il quartier generale della criminalità rom, dove avveniva lo smercio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. I poliziotti hanno emesso 70 misure cautelari nei confronti di soggetti di etnia rom accusati di aver organizzato una vera e propria piazza di spaccio all'aperto nei quartieri dove risiedono, in particolare, nel corso delle indagini, e' stato accertata la cessione di grandi quantità di cocaina ed eroina.

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