La Suprema Corte di Cassazione, Terza Sezione Penale, nell’udienza camerale di ieri ha annullato con rinvio l'ordinanza emessa dal Tribunale della Libertà su ricorso avanzato dall’avv. Arturo Bova, quale difensore di fiducia di Bevilacqua Danilo.
La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso cautelare promosso dall’avv. Arturo Bova, ha annullato, con rinvio al Tribunale del Riesame di Catanzaro per nuovo esame, l'ordinanza con cui il G.I.P. di Catanzaro aveva applicato la misura cautelare impugnata. L'operazione era scattata nelle prime ore dello scorso 20 Ottobre 2024, allorquando i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto dei Carabinieri di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, avevano dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 31 persone, indagate, a vario titolo, per "associazione per delinquere di tipo mafioso", "estorsione", "usura", "danneggiamento", "associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti", nonché per numerosi "reati in materia d'armi, di sostanze esplodenti e di stupefacenti".
In particolare, Bevilacqua Danilo è accusato di aver ceduto sostanza stupefacente a Verni Carlo.
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