Operazione Scolacium, la Cassazione respinge il ricorso della Procura: Bruno resta libero

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Operazione Scolacium, la Cassazione respinge il ricorso della Procura: Bruno resta libero
Il procuratore Vincenzo Capomolla durante la conferenza stampa

Accolta la tesi difensiva degli avvocati Salvatore Staiano ed Antonio Lomonaco

  20 novembre 2024 18:43

La Cassazione respinge il ricorso delle Procura Distrettuale: Francesco Bruno resta libero 

Operazione Scolacium: così era stata ribattezzata dalla Distrettuale antimafia del Capoluogo di Regione, l’inchiesta che vedeva coinvolto il presunto capo mafia dell’omonimo clan di Vallefiorita, che estendeva i propri tentacoli nei territori di Amaroni, Squillace e di Squillace Lido, non disdegnando di fare pressioni su stabilimenti balneari e turistici. 

Banner

Lo scorso febbraio il presunto boss era stato tratto in arresto su ordine del Gip di Catanzaro insieme ad altre 19 persone e, successivamente, era stato trasferito di carcere e ristretto in regime di 41 bis (carcere duro).
L’ordinanza cautelare inizialmente reggeva al vaglio del Tribunale della libertà ma, pochi mesi più tardi, veniva annullata dalla Sesta Sezione della Cassazione che, in accoglimento del ricorso avanzato dagli avv.ti Staiano e Lomonaco, disponeva un nuovo giudizio.

Banner

All’esito della nuova camera di consiglio, il Tribunale della libertà di Catanzaro annullava l’ordinanza cautelare ordinando l’immediata liberazione dell’indagato. Avverso tale provvedimento questa volta era la Procura Distrettuale a ricorrere in Cassazione, così insistendo per il ritorno in carcere del presunto boss.
Quest’oggi la Seconda Sezione della Cassazione, su richiesta degli avv.ti Salvatore Staiano ed Antonio Lomonaco, ha respinto il ricorso della Procura, così confermando definitivamente il provvedimento cautelare di scarcerazione.

Banner

Poche settimane fa la Procura del Capoluogo ha notificato la chiusura delle indagini preliminari nei confronti di 27 persone, accusate a vario titolo di reati in materia di danneggiamenti, armi, droga, estorsioni ed associazione a delinquere di stampo mafioso.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner