Operazione "Testa di serpente" contro le cosche di Cosenza: la Dda vuole il processo per 22 indagati (I NOMI)

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images Operazione "Testa di serpente" contro le cosche di Cosenza: la Dda vuole il processo per 22 indagati (I NOMI)
La conferenza stampa di " Testa di Serpente"
  13 novembre 2020 20:25

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio le indagini per l’operazione “Testa di Serpente”, il blitz che il 13 dicembre aveva messo in ginocchio la criminalità organizzata di Cosenza riconducibile ai Lanzino-Ruà-Patitucci e gli Abruzzese

Il Gup di Catanzaro, Matteo Ferrante, ha fissato l'udienza preliminare per il 30 novembre. 

Secondo le accuse, i clan avrebbero controllato Cosenza con armi, estorsioni, minacce, usura, traffico di sostanze stupefacenti, violenza. Tutto finalizzato ad aumentare e solidificare il controllo della città e del territorio limitrofo. 

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Ma anche omicidi, gambizzazioni, pestaggi in pubblico, realizzati con metodi spietati. Infatti, i destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata) nei confronti di numerosi titolari di attività commerciali ed imprenditoriali del cosentino, porto e detenzione illegali di armi anche da guerra, stupefacenti, usura in danno di imprenditori che versavano in stato di bisogno e lesioni.

I nomi:

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Abruzzese Luigi, 
Abruzzese Antonio, 
Abbruzzese Marco, 
Abbruzzese Nicola, 
Abbruzzese Franco, 
Marotta Antonio, 
Casella Francesco, 
Bevilacqua Antonio, 
Colasuonno Antonio, 
Alushi Claudio, 
Attento Adamo, 
Porcaro Roberto, 
Drago Carlo, 
Drago Giovanni, 
Turboli Alberto, 
Turboli Danilo, 
D'Elia Andrea, 
Germano Pasquale, 
Dario Brancaleone,
Domenico Celebre.

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