Operazione "Tritone": annullata in Cassazione l’associazione mafiosa sul litorale laziale

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images Operazione "Tritone": annullata in Cassazione l’associazione mafiosa sul litorale laziale

  12 febbraio 2025 11:36

di TERESA ALOI

Annullata in Cassazione l’associazione mafiosa sul litorale laziale.  Il processo scaturiva dall'inchiesta "Tritone"  condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che aveva portato nel febbraio del 2022 all’arresto di oltre 60 persone per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e numerosi resti connessi, nonché allo scioglimento per mafia dei Comuni di Anzio e di Nettuno.  

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La sentenza è arrivata in tarda notte, e riguarda tutti gli imputati giudicati nel giudizio abbreviato, tra cui Bruno Gallace, uno dei due presunti capi del sodalizio (difeso dagli Avvocati Vincenzo Cicino e Francesco Lojacono), per i quali il GIP di Roma aveva comminato pene per complessivi 260 anni di reclusione, quasi tutte confermate in appello.  Confermata per tutti invece la contestazione relativa all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, eccetto le relative aggravanti della disponibilità di armi e quella della agevolazione mafiosa, che dovranno essere anch’esse rivalutate nel successivo giudizio di rinvio.

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LA SENTENZA

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Rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di appello di Roma per Bartolomei Fabrizio, Mezinaj Gentian, Leoni Franco, Scognamiglio Ciro, Alessandrini Guido, De Gilio Pasquale, Menichetti Saverio, Lorenzo Fabrizio, Gallace Bruno, Italiano Vincenzo, Samà Francesco, Paduano Faniele, Forte Piero, Usai Federico, Tedesco Cosimo. Annulla la medesima sentenza, limitatamente  ad alcuni capi  nei confronti di Spanò Gregorio, Schinzari Fabrizio, Kowalsky Fabio, Mezinaj Gentian, Leoni Franco, Scognamiglio Ciro, Alessandrini Guido, De Gilio Pasquale Menichetti Saverio, Lorenzo Fabrizio, Gallace Bruno, Italiano Vincenzo, Samà Francesco, Paduano Faniele, Forte Piero, Usai Federico, Tedesco Cosimo, con con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della corte di appello di Roma. Annulla senza rinvio la detta sentenza nei confronti di Lorenzo Fabrizio, limitatamente ad alcuni reati , perchè estinti per prescrizione ed elimina la relativa pena di 5 mesi   e 10 giorni dieci di reclusione.

Annulla la medesima sentenza nei confronti di Tedesco Cosimo con rinvio per nuovo esame ad altra sezione della corte di appello di Roma. e nei confronti di De Gilio Pasquale   con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della corte di appello di Roma. Annulla la sentenza impugnata nei confronti di Ricca Alfio con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della corte di appello di Roma. Annulla la sentenza impugnata nei confronti di Usai Federico con rinvio per nuovo giudizio ad  altra sezione della corte di appello di Roma. Annulla la
sentenza impugnata nei confronti di Pirri Marco, limitatamente al trattamento sanzionatorio, nonché nei confronti di Romagnoli Francesca con rinvio per nuovo esame ad altra sezione della corte di appello di Roma. Rigetta, nel resto, i ricorsi  di Gallace Bruno Italiano Vincenzo, Tedesco Cosimo, Samà Francesco, Lorenzo Fabrizio, Paduano Daniele, Schinzari Fabrizo, Spanò Gregorio, Forte Piero, Mezinaj Gentian, De Gilio Pasquale, Bartolomeo Fabrizio, Kowalsky Fabio, Menichetti Saverio, Leoni Franco, Scognamiglio Ciro, Alessandrini Guido, Romagnoli Francesca. Rigetta i ricorsi di Roseo Silvio, Andreacchio Giuseppe, Riggio Antonio, che condanna al pagamento delle spese processuali. nulla per le spese di parte civile.

Nel Collegio difensivo, gli avvocati Vincenzo Cicino,  Francesco Lojacono,  Valerio Vianello,  Alessandro Diddi,  Valerio Spigarelli  Luca Cianferoni, Cesare Placanica, Giovanni Tedesco, Vincenzo Garruba, Michele Monaco, Giancluca Tognozzi, Giovanni Nunnari

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