Operazione "Urbi et Orbi". Il sindaco di Olivadi si difende: "Tutto in regola". E mina alla credibilità delle prove

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Il sindaco Nicola Malta

Si difendono e chiariscono la loro posizione Carito e Paparazzo. Non risponde al Gip Valentino Ubaldo

  15 ottobre 2020 14:19

di EDOARDO CORASANITI

Dopo le accuse e il clamore mediatico, iniziano le difese degli indagati con misura cautelare dell'operazione "Ubi et Orbi", il blitz di lunedì scorso dei carabinieri e della Procura che ha messo in luce un presunto giro di appalti truccati ad Olivadi. Occhi puntati anche su Palermiti e Centrache. 

Riflettori puntati sul sindaco di Olivadi Nicola Malta, difeso dagli avvocati Domenico Cortese e Giovanni Caridi, che durante l'interrogatorio di garanzia di questa mattina ha minato alla credibilità di quella che definiscono l'unica fonte di prova: le accuse di un testimone.

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I suoi legali hanno inoltre chiesto la revoca dell'obbligo di dimora, misura cautelare applicata dal Gip a seguito della richiesta della Procura.

Non risponde alle domande e si avvale della facoltà di non rispondere uno degli attori principali di questa vicenda, il tecnico comunale Valentino Ubaldo (attualmente agli arresti domiciliari), difeso dagli avvocati Vittorio Ranieri e Felice Siciliano.

Alle domande del Gip invece replica l'architetto Francesca Carito, sottoposta alla misura interdittiva della sospensione dell'esercizio dell'attività professionale per 9 mesi, difesa da Silvana Aversa. Durante l'interrogatorio, la professionista ha sostenuto di aver partecipato regolarmente ai bandi. In più, il legale ha mostrato una lunga e fitta documentazione che dimostrerebbe l'estraneità di Carito rispetto alle accuse mosse. 

L'imprenditore Fabrizio Vito Paparazzo, anche lui con l'interdizione della sospensione dell'esercizio dell'attività professionale, difeso dall'avvocato Saverio Viscomi, decide di non restare in silenzio e al Gip ha chiarito la sua posizione. 

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