«Duecentoventi milioni di euro tondi tondi, tanto costerebbero a Catanzaro le mosse strategiche del governatore Roberto Occhiuto sul nuovo ospedale del capoluogo di regione».
È il calcolo secco targato Stefano Veraldi che rispedisce al mittente le rassicurazioni offerte sulla questione dal vicepresidente della Giunta regionale, Filippo Pietropaolo, deciso com’è a non farsi in alcun modo abbindolare da letture che giudica «quantomeno fantasiose e certamente costruite ad arte per indorare una pillola che avrebbe un sapore più amaro del cianuro». Lo fa ponendo l’accento sulla differenza quantitativa tra l’insieme dei fondi derivanti da ex articolo 20 e Inail e ciò che resterebbe ovvero soltanto i fondi Inail. «Se la matematica non è un opinione non mi si venga a dire - puntualizza Veraldi - che con 86 milioni di euro si può riuscire a tagliare l’obiettivo originariamente indicato basandosi sulla disponibilità di una somma di poco inferiore al quadruplo». Seguendo il ragionamento del consigliere comunale in quota Azione, insomma, sarebbero i conti che non tornano a certificare la volontà di lasciare il capoluogo di regione e bocca asciutta tant’è che è lo stesso Veraldi a prendere a prestito l’ironia per invitare Catanzaro a tenere alta la guardia rispetto al dirottamento di fondi senza i quali i Tre colli finirebbero per essere tagliati definitamente fuori da una sanità di qualità anche dal punto di vista strutturale. «Ai miracoli di Occhiuto, secondo il quale tra i circa 300 milioni complessivi e 86 milioni di euro sembra non esserci molta differenza, non ci credo»: così Veraldi sbarra la strada all'ipotesi perorata dal vicepresidente Pietropaolo e batte i pugni per difendere Catanzaro da quello che bolla come «un furto con scasso legalizzato a tutto vantaggio di Sibari, Gioia Tauro e Vibo Valentia».
Da qui l’avvertimento che l'esponente di Azione lancia a tutta la politica catanzarese: «Si continui pure a ragionare su cosa fare dell’attuale Pugliese e su dove costruire la nuova struttura, partendo dalle indicazioni della delibera del Consiglio comunale del 2016 che è organo sovrano, ma non lasciamoci distrarre da un tentativo di estorsione dei fondi che se andasse in porto condannerebbe per sempre Catanzaro a una sanità di serie B e assolutamente non degna di un capoluogo di regione visto che non c’è alcuna possibilità che l’Inail possa garantire da solo la cifra inizialmente prevista».
Infine, prosegue il Consigliere comunale in quota Azione, è emerso che vi è stata ieri una riunione operativa alla presenza del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, del Vicepresidente della Giunta Filippo Pietropaolo e dei consiglieri regionali Antonio Montuoro e Antonello Talerico, per fare il punto sul programma per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro. A questa riunione pare abbia partecipato in collegamento esterno anche il Sottosegretario Wanda Ferro.
Se così fosse sarebbe opportuno conoscere la sua posizione su quando discusso in merito all’ospedale”.
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