“Migliaia di persone senza possibilità di controlli medici se sprovvisti di un mezzo per spostarsi da Lamezia. Un altro servizio di cui vengono privati i cittadini. Mentre tutto tace. Dopo aver più volte negli anni scorsi elogiato l’attività svolta dal servizio di diabetologia dell’ospedale di Lamezia Terme, che effettua ogni anno tra le migliaia di visite, ci arrivano segnalazioni sulla necessità di recarsi altrove o, addirittura, sulla chiusura dell’ambulatorio”. Lo scrivono Nadia Donato Associazione Senza Nodi - Nicola Panedigrano e Riccardo Viola, comitato salviamo la Sanità del Lametino - Ambulatorio Sociale - Giusy Gigliotti - associazione Malati Cronici - Felice Lentidoro - Cittadinanza Attiva Lamezia Terme
E’ vero che si può andare in altri “luoghi”, strutture sempre dell’ASP di Catanzaro, ma è altrettanto vero che questi non sono sempre vicini. Il malato diabetico è generalmente un anziano, un paziente con delle difficoltà in tanti casi gravi che si muove con accompagnatore. In altre parole, per i malati si tratta di un disagio grave. Detto ciò, approfondiamo e scopriamo che questo disagio, che spesso ha portato il malato a non potersi curare o ad andare altrove, è causato dalle ferie del medico che porta avanti il servizio. La dottoressa, Lina Casalinuovo, che ha il merito di aver lavorato anche lo scorso anno in periodo di completa chiusura per il Covid 19, è andata in ferie. E l’ambulatorio ha chiuso i battenti. Adesso gli utenti temono che tutto si possa ripetere. A Lamezia, cosa che non è possibile ovunque, vengono curate anche le gestanti con diabete, seguite dalla dottoressa stessa che dedica ore specifiche a queste donne in difficoltà. Il servizio di diabetologia ha spesso effettuato giornate di prevenzione sul territorio, con il sacrificio del personale che ha messo a disposizione anche il suo tempo libero. Oggi questo personale dove è stato “mandato”? Non pretendiamo le giornate di prevenzione, che hanno molte volte aiutato le persone scoprendo la patologia della quale non erano assolutamente a conoscenza. Ma pretendiamo che il servizio venga messo in regola, che appartenga all’ospedale e non al territorio, che i pazienti possano vedere rispettato il loro diritto alla cura con il medico che li ha sempre seguiti. Una struttura come quella lametina può rimanere senza servizio?”, si legge nella lotta.
A quanto pare sì! Perchè i pazienti possono girovagare e andare, secondo chi “gestisce”, a Soverato, a Girifalco o sulla Luna, perché comunque sono parte dell’ASP di CZ. Questa cosa va avanti da tempo e sembra tanto una scusa per continuare a “spogliare” la struttura di Lamezia senza che nessuno recrimini.Apprendendo dei disagi che in tantissimi ci hanno segnalato, ci poniamo delle domande e ci auguriamo che qualcuno prenda provvedimenti per evitare che i pazienti siano sempre i soli a pagare le incapacità altrui.
Perché si deve chiudere un servizio quando un medico è assente? I sostituti dove sono? Pretendiamo che venga potenziato il servizio.
Perché tanti dei servizi che sino ad oggi ha svolto Lamezia si spostano a Soverato? Chi gestisce questi servizi, si rende conto delle necessità dei malati, o pensa che ci siano solo numeri da controllare?Quando qualcuno alzerà la testa per dire BASTA?”, concludono.
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