Pagamenti sospetti a una clinica privata, il Codacons ne chiede conto all'Asp dopo l'atto di costituzione in mora spedito dalla Corte dei conti a sei dirigenti

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images Pagamenti sospetti a una clinica privata, il Codacons ne chiede conto all'Asp dopo l'atto di costituzione in mora spedito dalla Corte dei conti a sei dirigenti
Francesco Di Lieto
  07 febbraio 2020 15:17

Fa discutere l'atto di costituzione in mora notificato a sei dipendenti dell'Asp di Catanzaro e alla rappresentante legale di una nota clinica privata di Catanzaro che avrebbe beneficiato di milioni di euro di fondi (LEGGI QUI). Alla luce del provvedimento emesso dalla Corte dei conti regionale, non perde tempo il Codacons a scendere in campo nell'interesse dei cittadini. E, per mano del vice presidente nazionale, avvocato Francesco Di Lieto, inoltra una richiesta di spiegazioni all'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e, tra i destinatari, include anche l'indirizzo della Procura della Repubblica di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.

Di Lieto, dunque, parte dal fatto e, rivolgendosi all'Asp, spiega di avere appreso dell’avvenuta notifica di un atto di costituzione in mora da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti (Fascicolo nr. 1/2020) "anche a codesta Azienda, attraverso il quale si chiede conto di pagamenti illegittimi effettuati - secondo quanto emerso dall’attività di indagine della Guardia di Finanza di Catanzaro - in favore di una struttura privata. Poiché la somma di cui si chiede la restituzione appare, francamente,
spropositata (circa 17 milioni di euro), e laddove l’assunto della Corte rispondesse al vero, ci troveremmo dinnanzi una voragine che ha sottratto risorse ai pazienti a tutto vantaggio di chi non ne aveva alcun titolo".

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Da qui la richiesta "che il Direttore dell’Unità Operativa di Programmazione e Controllo che, evidentemente, ha autorizzato i pagamenti di cui sopra, ovvero i differenti
soggetti che hanno autorizzato siffatti pagamenti, siano chiamati a fornire spiegazioni (all’intestata Autorità) dei loro comportamenti, anche omissivi, che hanno finito per ripercuotersi sui servizi resi all’utenza. Tanto si doveva, in ossequio ai fini statutari della scrivente associazione".

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A chi di competenza la risposta a un atto che va ad alimentare ulteriormente la tensione che ormai serpeggia in tutti gli uffici dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

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