Pandemia, parole shock della professoressa Gismondo: i comitati cosentini chiedono l’intervento della magistratura

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  24 ottobre 2025 09:28

Parole destinate a far discutere quelle pronunciate dalla Professoressa Maria Rita Gismondo. In un recente intervento, la scienziata ha lanciato accuse pesanti sulla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, sollevando dubbi su classificazioni, dati e procedure adottate nei mesi più critici della pandemia.

“La realtà è che chiunque moriva di infarto o per altre patologie veniva segnato come morto per Covid” - ha dichiarato Gismondo - “abbiamo molte cartelle cliniche che lo dimostrano”. Secondo la professoressa, anche i numeri sulla positività ai tamponi sarebbero stati gonfiati: “Se una persona faceva sei tamponi, veniva conteggiata sei volte nei risultati. Un errore metodologico che ha compromesso l’attendibilità dei dati ufficiali”.

La microbiologa ha poi messo in discussione il processo di sperimentazione dei vaccini anti-Covid, sostenendo che “la sperimentazione è stata insufficiente per garantire un livello massimo di sicurezza. Non si dovrebbe mai procedere a una vaccinazione di massa in queste condizioni, tanto meno su bambini e donne in gravidanza”.

Gismondo ha inoltre evidenziato la mancanza di studi autoptici durante le prime fasi della pandemia: “Se avessimo effettuato più autopsie avremmo compreso meglio la patogenesi della malattia. Nelle poche che siamo riusciti a fare, abbiamo riscontrato la presenza diffusa di coaguli nei pazienti deceduti”.

Infine, la professoressa ha posto un interrogativo sulle terapie iniziali adottate: “Cosa sarebbe successo se avessimo curato fin dall’inizio i pazienti con farmaci antiinfiammatori e anticoagulanti, invece di limitarsi a Tachipirina e vigile attesa?”.

Le parole di Gismondo hanno trovato eco nei Comitati OLTRE di Castrovillari e Coordinamento Cittadini Liberi di Cosenza, che invocano l’intervento della magistratura. “Riteniamo che vi siano gli estremi per un’azione giudiziaria. La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla pandemia sta facendo un lavoro importante, e ci auguriamo che alla conclusione dei lavori arrivi da lì la richiesta di intervento della magistratura”, afferma Vincenzo Veltri, Presidente del Comitato OLTRE di Castrovillari GUARDA IL VIDEO

Secondo i portavoce, tra i responsabili della gestione pandemica “vi sarebbero persone che hanno agito in malafede”. Per questo, aggiungono, “la giustizia deve fare il suo corso”.


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