La Zona Economica Speciale ha un suo specifico credito d’imposta. Previsto l’ampliamento dell’agevolazione rispetto alla misura introdotta nella legge di Stabilità 2016. Sarà, infatti, commisurata alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, fino ad un ammontare massimo di 50 milioni di euro per ogni progetto di investimento. Prorogati, inoltre, i termini di validità del beneficio con la possibilità di usufruire fino al 31 dicembre 2020.
Il Comitato di indirizzo della ZES Calabria e la Regione Calabria informano che l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di presentazione della comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali, di cui all’articolo 5 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, sostituendo, a partire da questa settimana, il precedente modello telematico di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
I soggetti che intendono beneficiare del credito d’imposta, per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali, possono ora presentare all’Agenzia delle entrate l’apposita comunicazione, avvalendosi del nuovo modello approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.
Come noto, l’articolo 5 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, prevede benefici fiscali e altre agevolazioni a favore delle imprese, già esistenti e di nuova istituzione, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES). In particolare, il comma 2 del citato articolo 5 amplia, in relazione agli investimenti effettuati nelle ZES, la portata del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. In primo luogo, è prorogata di un anno, fino al 31 dicembre 2020, la possibilità di usufruire di tale agevolazione. In secondo luogo, è elevato a 50 milioni di euro l’ammontare massimo del costo complessivo dei beni acquisiti, per ciascun progetto di investimento, al quale è commisurato il credito d’imposta.
"Dal 25 settembre scorso le imprese che intendono beneficiare del credito d'imposta per gli investimenti nelle aree comprese nella ZES, possono presentare all'Agenzia delle Entrate l'apposita comunicazione".
"Se con la predisposizione da parte dell'Amministrazione regionale del Piano di Sviluppo della ZES Calabria è stato avviato il percorso per una delle più importanti operazioni economiche, che ha messo la nostra Regione al centro delle dinamiche propulsive del Paese, difficile da conseguire, ma ottenuto con tenacia e competenza: l'Agenzia delle entrate ha definito le modalità di presentazione della comunicazione per la fruizione del credito di imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali e proprio a partire dal 25 settembre presentare all'Agenzia delle entrate l'apposita comunicazione".
È quanto afferma il Presidente della Regione Mario Oliverio, commentando l'avvio concreto delle agevolazioni nella ZES Calabria.
"È stato un percorso lungo - prosegue il Presidente Oliverio - partito dalla dura crisi del 2016 che vedeva il porto di Gioia Tauro in forte declino, in una situazione che necessitava di essere affrontata con determinazione. Insieme alle forze sociali, all'Autorità Portuale ed al Governo, si è definito, così, nel luglio di quell'anno un accordo di programma basato sul rilancio del porto, che prevedeva la nascita dell'Agenzia portuale per salvaguardare il lavoro di circa 400 persone che da lì a poco avrebbero perso il lavoro, la realizzazione di opere portuali e del bacino di carenaggio e la nascita della ZES Calabria".
"Oggi - conclude il Presidente della Regione - l'Agenzia ha assolto il suo compito, la banchina di appoggio nel lato ovest finanziata dalla Regione, è in corso di progettazione e, soprattutto, la ZES Calabria è concreta realtà che apre rosee aspettative per il futuro del porto alla luce del grande interesse che suscita in grandi investitori nazionali ed internazionali".
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