Paura a Catanzaro, in Viale Isonzo si spara ancora: donna si abbassa per pregare e sfugge al colpo

di STEFANIA PAPALEO

Nella periferia di Catanzaro si spara ancora. Si spara senza esclusione di colpi. E ancora una volta la paura sale. Fa tremare i polsi. Quel proiettile che perfora il vetro della finestra di un appartamento al sesto piano del palazzone popolare al civico 222 per finire dritto al muro interno, solo per un caso fortuito non trapassa da parte a parte la testa di una donna di origine marocchina che proprio in quel momento si piega sul pavimento per le sue preghiere di rito. Una traiettoria che avrebbe potuto essere mortale, dunque. Proiettili sparati da una palazzina antistante e che raggiungono anche un altro appartamento ubicato al terzo piano e occupato da una signora anziana che vive sola. Immediata la reazione dei vicini di casa che allertano le forze dell'ordine, intervenute anche oggi per un sopralluogo mirato negli appartamenti colpiti dalle braccia armate della criminalità che imperversa in quello che si può definire un vero e proprio fortino dei rom.

Colpi di pistola sparati la sera di martedì 7 e che, peraltro, seguono quelli di Capodanno sparati in pieno giorno, a dispetto del traffico che scorreva tranquillo, nei pressi di un distributore di benzina, contro due appartamenti, uno temporaneamente vuoto in quanto la famiglia che lo occupa si trovava fuori a cena, mentre in un altro dormiva un giovane rimasto sotto shock. Più di un automobilista ne ha avvertito addirittura una decina, dando vita a scene di rabbia per un'emergenza mai venuta meno nelle zone più a rischio della città

E mai come oggi la situazione sembra sfuggire di mano, con una sorta di sfida lanciata dai rom alle istituzioni che, inutilmente, hanno tentato di alzare la guardia con sopralluoghi e interventi mirati portati avanti ormai a cadenza regolare, senza, tuttavia, riuscire a fermare la mano criminale che ha addirittura alzato il tiro con veri e propri tentati omicidi ai danni di cittadini innocenti, "colpevoli" solo di vivere ai margini della città.
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