Paura e delirio alla Cittadella. Per le elezioni? Anche, ma non solo. In questi giorni il tema più caldo è la rotazione dei dirigenti. Un’operazione che dovrebbe “smuovere” un centinaio di postazioni. Si tratta dei dirigenti posti alla guida dei settori all'interno dei vari dipartimenti (gli assessorati). Da una decina di giorni incombeva la delibera dell’Anac che ordinava alla Giunta di procedere subito alla rotazione (LEGGI QUI), “bocciando” la proposta di differimento a dopo le elezioni. La quadra è stata trovata nella serata: la rotazione si fa ma a partire da metà novembre, prorogando fino ad allora gli incarichi attuali dei dirigenti che erano ormai scaduti dal 31 ottobre. Per una settimana sono rimasti nell’incertezza. Soltanto per una decina dirigenti, quelli che devono raggiungere i target di spesa comunitari al 31 dicembre, ci sarà un’ulteriore deroga: ruoteranno all’inizio del 2020.
Il compromesso è stato sudatissimo. Via vai dei dirigenti dalle stanze degli assessori. Toni sopra le righe. Quelli che non hanno accettato la nuova poltrona si sono lasciati andare anche a gesti plateali. Un balletto confusionario della burocrazia regionale. A riprova delle difficoltà, basti pensare che la delibera della Giunta regionale, che conterrà tutto questo, era stata già numerata e portava la data del 31 ottobre. Da allora non è stata mai formalizzata perché il contenuto andava appunto ancora riempito. Lo si farà in queste ore. La rotazione si farà, ma che fatica. (g.r.)
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