di ENZO COSENTINO
Domani il Pd di Catanzaro si ritrova in riunione per continuare a discutere su i propri affanni. Quelli di natura gestionale soprattutto. Il Partito dem dà l’impressione di essere precipitato sul fondo di una voragine che si è creata con le proprie mani.
A tal proposito è significativa oltre che dimostrativa una “riflessione” che un suo dirigente - Salvatore Passafaro - ha lanciato sui social. Di seguito il testo integrale:
“Il Partito Democratico ha bisogno di ripartire con regole certe e una linea politica chiara. Nel prossimo congresso cittadino bisognerà definire in maniera netta il nostro ruolo nel centro sinistra e l’idea che abbiamo per il futuro della nostra città. Aver partecipato, nel nome della ‘responsabilità’ e per più di dieci anni, a governi nazionali di natura politica ibrida non ha fatto altro che indebolire il nostro partito. Questa lezione dovrebbe essere da monito anche in città, dove la chiarezza della proposta politica che ha caratterizzato la fase di preparazione alle scorse elezioni comunali, è stata offuscata nel corso di questo anno di attività amministrativa.
Abbiamo perso centralità nello scacchiere cittadino passando dall’essere protagonisti di un progetto identitario e vincente, all’aver un ruolo quasi ‘ancillare’ rispetto ad altre forze politiche che operano solo per rafforzare sé stesse. Siamo una forza politica nazionale, una delle maggiori forze progressiste europee, ridurci a fare il gioco di qualche ‘vorace’ lista civica non è da Partito Democratico. Il livello va alzato e dobbiamo essere proprio noi a farlo.”
Una nota che - dall’aria che tira in “casa dem”- forse rispecchia le considerazioni e le aspettative di tanti militanti. A fronte di questo desolante quadro il Partito localmente si trova a dover scegliere la via più breve per la celebrazione di un “sano” congresso nel minor tempo possibile. La situazione è aggravata anche dal dilemma della scelta di chi dovrà accompagnarlo sino a quella scadenza. Il segretario regionale, Nicola Irto, e quello provinciale, Domenico Giampà, hanno una pressante incombenza da affrontare andando oltre i buoni propositi per passare agli step operativi. Il ripristino della efficienza dei Circoli – di tutti - è sicuramente uno dei passaggi obbligati per una riorganizzazione complessiva. Continuando a prendersi “a schiaffi” (dialetticamente s’intende) serve poco non soltanto allo stesso Pd catanzarese ma anche alla stabilità dell’attuale governo della Città sostenuto, anche, dal Pd. A questo bailamme si aggiunge anche il silenzioso gioco ai fianchi che sta facendo l’opposizione nella sua complessività di schieramento.
Dalla riunione di domani potrebbe arrivare uno squarcio di sereno.
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