di ENZO COSENTINO
Siamo circondati politicamente da tanti “serafini”. I Serafini, dal nome ebraico Seraphim, “appartengono al più alto ordine di Angeli, quello situato nel cielo del Primo mobile, o cristallino, il più prossimo a Dio. Dall'Empireo ricevono in forma immediata le idee e le direttive con cui far evolvere un complesso cosmico.” Catanzaro è, sempre politicamente parlando, un complesso cosmico. Ma è difficile che si evolva. Almeno in tempi brevi. Intanto –come da noi scritto- nel Pd catanzarese, a poche ore dalla celebrazione del Congresso provinciale per eleggere il segretario di federazione e l’Assemblea nonché gli organismi cittadini a Catanzaro e Lamezia, la contestazione dei circoli sul ritiro della candidatura da parte di Salvatore Passafaro monta senza tregua. E’ emblematica la presa di posizione di segretari di Circolo Benincasa, Caligiuri, Puzzonia, Rotella e Signoretti, con il documento che pubblichiamo integralmente e indirizzato a Giusy Iemma Presidente del PD regionale,
Lidia Vescio Presidente della Commissione provinciale di garanzia per il congresso e Nicola Irto Segretario regionale.
“I Segretari di circolo del PD della città di Catanzaro e molti altri amici e compagni segretari di circolo della Provincia abbiamo sollecitato Salvatore Passafaro a candidarsi alla segreteria provinciale del PD al fine di portare a compimento un percorso, che data da due anni, avente due obiettivi. Il primo era quello di valorizzare il lavoro fatto a Catanzaro per una nuova metodologia della militanza politica che partisse dai circoli, dalla gente, dai simpatizzanti e che da più parti è stata riconosciuta come un “laboratorio politico” in assonanza a quanto sostenuto continuamente dal Segretario del partito. Il secondo era quello di restituire al PD del capoluogo della provincia e della regione un ruolo che non ha mai avuto più nell’ultimo decennio e per rinforzare il ruolo di riferimento che il PD ha acquisito da molti mesi nell’ambito del centrosinistra anche in vista delle elezioni comunali.
Il sereno e trasparente percorso congressuale è stato però turbato da una serie di circostanze.
1) Dopo aver presentato il 13 gennaio, data di scadenza, la candidatura di Passafaro, al tempo unica, abbiamo appreso poche ore dopo che, era stato deciso un rinvio con motivazioni fragili come il carico di lavoro per la commissione. Ciò poteva giustificare forse un rinvio del congresso ma non certo delle scadenze per le candidature.
2) È avvenuta poi una strana modifica nella quantità e nella composizione della Commissione di garanzia con l’aggiunta di un componente
3) La commissione cosi modificata ha poi proceduto, dopo un primo annullamento, a modificare i sub collegi per come erano stati definiti molte settimane prima dallo staff del Commissario e da questi deliberati e che la Commissione NON aveva il potere di cambiare
4) Pare poi infine che componenti della commissione, senza dimettersi, abbiano firmato la candidatura di un candidato rendendo “ipso facto” nulla ogni successiva deliberazione della commissione stessa.
E’ BEN EVIDENTE ALLORA CHE NON SUSSISTONO PIÙ LE CONDIZIONI DI SERENITÀ E TRASPARENZA PER AFFRONTARE UN CONFRONTO CIVILE CHE NON FACCIA TRASCINARE VELENI E RISERVE,
LA NOSTRA RICHIESTA È ALLORA CHE SI AZZERI IL PERCORSO PER IL CONGRESSO PROVINCIALE, CHE SI INDIVIDUI UNA NUOVA COMMISSIONE DA TUTTI CONDIVISA E DAVVERO DI GARANZIA E CHE SI RIPRENDA UNA STRADA DIGNITOSA PER UN NUOVO PD IN CALABRIA E A CATANZARO.
FACCIAMO APPELLO ALLA PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE, ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA PER IL CONGRESSO E AL SEGRETARIO REGIONALE, FINORA SILENTI, AFFINCHÈ INTERVENGANO AL FINE DI ARRESTARE LA PROCEDURA CONGRESSUALE PROVINCIALE.
Un gruppo dirigente provinciale nato con procedure discutibili non è il miglior viatico per un partito davvero nuovo.
Se non si verificherà alcun fatto nuovo nelle prossime ore:
Daremo indicazione ai sostenitori di Salvatore Passafaro di disertare i seggi elettorali e a Catanzaro città di ritirare la sola scheda per l’elezione del Segretario cittadino.
Faremo appello alla Commissione di Garanzia nazionale
Valuteremo di proporre una opposizione innanzi alla Magistratura ordinaria.”
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