PD, il catanzarese Rotella in assemblea vota Letta ma con "riserva". Ecco le proposte al segretario per un nuovo corso del partito

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images PD, il catanzarese Rotella in assemblea vota Letta ma con "riserva". Ecco le proposte al segretario per un nuovo corso del partito
Marco Rotella
  14 marzo 2021 17:36

Marco Rotella, segretario del Circolo PD di Catanzaro Centro  “E. Lauria”, è anche componente l’Assemblea Nazionale del Partito. Ha partecipato a distanza all’assise nazionale che ha eletto il nuovo segretario dem, Enrico Letta. Rotella ha votato a favore manifestando il suo “si” con una lettera indirizzata al neo segretario nazionale. Una lettera che ha un incipit : “Mio caro Enrico, il mio voto è favorevole ma con  riserva. Mi è dispiaciuto non aver potuto oggi vedere un dibattito vivo e acceso, un confronto reale che potesse rigenerare la nostra comunità dopo le dimissioni del Segretario Nicola Zingaretti.” Il giovane dirigente dem catanzarese ricorda anche che “L'ultima Assemblea Nazionale è stata convocata un anno fa, poco prima del lockdown, la relazione del Segretario era improntata sull'apertura e su un congresso che si sarebbe dovuto tenere poco tempo dopo sulle idee.” La lettera-voto continua così  nella sua stesura integrale di seguito riportata:

di MARCO ROTELLA

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“ È arrivato il tempo" si leggeva sulle deleghe e sui vari cartelloni presenti in sala. Ora credo viviamo in un altro tempo, la Covid-19 ha fatto emergere le storture di una società, di un sistema in dissesto da tempo. Il virus è stato solo l'ennesima scossa sismica che ha fatto cadere il soffitto precario sotto cui vivevamo, ha ancora di più accentuato lo spaesamento dell'animo di lavoratrici, lavoratori, studenti, giovani.

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E poiché credo che questa pandemia ci abbia donato occhi nuovi, come diceva Tonino Bello, che sappiano vedere e sappiano combattere lo sfruttamento, la povertà, l’oppressione frutto di combinazioni incrociate tra le leggi perverse del mercato, i canoni osceni della massimizzazione del profitto, l’olocausto dei valori ambientali sull’altare della produzione, l'Assemblea Nazionale, con un dibattito, oggi doveva iniziare a farsi carico della costruzione di una forza progressista che sia più coraggiosa e anche più visionaria capace di dare speranza e progettualità al nostro Paese. Partendo dal Next Generation EU che potrebbe rappresentare un po' il banco di prova per questo nuovo processo di rigenerazione del Partito. Il Circolo PD "E. Lauria" di Catanzaro, che ho l'onore anche di rappresentare sta andando in questa direzione realizzando con progettualità e visione un Piano Calabrese di Ripresa e Resilienza nel solco appunto del Next Generation EU.

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Il dibattito, come detto dalla Presidente nella sua relazione introduttiva, ci sarà, spero presto, perché per poter dare nuova linfa a questo nuovo corso del PD si dovranno analizzare bene le dimissioni di Nicola, altrimenti non avremo colto il suo "sacrificio".

Con Nicola, a cui va il mio ringraziamento, avevamo provato a dare una nuova idea di partito e avevamo provato a ricostruire la nostra comunità. Abbiamo due anni davanti, caro Enrico, per continuare, correggere e implementare tale ricostruzione e rigenerazione. Questo potrà arrivare solo attraverso la partecipazione democratica delle iscritte e degli iscritti, delle elettrici e degli elettori, e di tutte quelle altre associazioni, organizzazioni che nel nuovo corso che vorremo dare al PD si daranno appuntamento.

L'Assemblea Nazionale, ai sensi dell'Art. 6 dello Statuto Nazionale del Partito Democratico, ha competenza in materia di indirizzo della politica nazionale del Partito, di organizzazione e funzionamento di tutti gli organismi. Essa esprime tale indirizzo attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno, risoluzioni oppure attraverso Commissioni permanenti o temporanee.

È arrivato il tempo di dare un ruolo, autonomo e indipendente, all'Assemblea Nazionale. L'Assemblea oggi, attraverso l'elezione del nuovo Segretario, ha segnato l'avvio di una fase nuova del Partito Democratico.

Sono convinto che si possano costruire i margini a lotte fratricide e di potere, per una vera unità a questa nuova fase, ma solo se ci sarà realmente una partecipazione attiva e democratica della vita del Partito Democratico. Credo dunque che l'Assemblea, al di là del dibattito e della discussione che andremo a fare, e che ripeto dobbiamo fare, debba finalmente esprimere l'indirizzo politico.

 

Come fare tutto ciò? Provo a formulare una proposta che va in direzione delle "Agorà Democratiche":

Attraverso la partecipazione e attraverso:

-l'istituzione di Commissioni permanenti che possano dare linfa all'indirizzo e alla linea politica che formulerà questo nuovo corso;

-una discussione permanente sui territori che ognuno di noi rappresenta, facilitando così la partecipazione democratica di iscritti* ed elettrici/elettori attraverso un confronto che rigeneri continuamente la nostra comunità per dare finalmente una identità al nostro Partito;

-la realizzazione di una piattaforma digitale (es. social network del Partito Democratico) dove ogni componente questa Assemblea, ogni dirigente nazionale, ogni Segretario Regionale/Provinciale/Circolo possa essere in contatto con Parlamentari/Europarlamentari/Amministratori, con la Presidenza e con la Segreteria.

È arrivato il tempo di ripensare e costruire finalmente il nostro mondo. Un mondo diverso "che smetta di considerare l'ambiente una quinta teatrale, che impedisca il formarsi di disuguaglianze insostenibili, che garantisca al massimo numero di persone le medesime opportunità. È quel mondo in cui si torna ad ascoltare la voce dei cittadini e dei lavoratori affinché scelgano e non subiscano il futuro". 

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