PD. La catanzarese Anna Pittelli :"La Calabria può mettere alla prova la costruzione di questo Partito"

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Anna Pittelli

È membra della direzione nazionale

  14 marzo 2021 21:28

Sulla elezione quasi plebiscitaria di Enrico Letta a segretario di un Pd cerca la sua smarrita strada e una rigenerazione della classe dirigente  abbiamo chiesto una valutazione alla catanzarese Anna Pittelli che è componente della Direzione nazionale del Partito e riconosciuta molto vicina a Zingaretti.

Alla giovane esponente dem abbiamo chiesto qual è per lei il significato politico di questa operazione realizzata nel suo Partito.

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“L’assemblea di oggi apre indubbiamente una fase nuova, azzardo a dire che si è aperta l’ultima possibilità di risolvere definitivamente  i problemi che accompagnano il PD sin dalla sua costituzione: il correntismo sfrenato, la scollatura tra Roma e i territori, l’incapacità di andare oltre la prospettiva del governo per il governo.”

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Il PD imbocca una nuova strada per il suo percorso più riformista o più progressita?

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“Letta ha tracciato il profilo di un partito ambientalista, europeista, riformista nel metodo, progressista nei valori e radicale nei comportamenti che ha come terreno di azione i territori.

Mi sembra una prospettiva che non può che richiamare l’attenzione e l’azione di tutte le democratiche e i democratici in questa fase straordinaria. Perché una cosa è certa: serve l’impegno di tutti e non basterà un cambio al vertice per mettere in campo la rigenerazione di cui il PD ha bisogno.”

Quale può essere il contributo dei dem calabresi per questo progetto di rigenerazione del Partito?

“La Calabria può essere il primo laboratorio per mettere alla prova la costruzione di questo partito di prossimità: non solo perché Nicola Irto mi pare sia un candidato perfettamente in linea con il profilo del PD trattato oggi dal nuovo segretario, capace di costruire alleanze larghe e radicate nella società calabrese, ma anche e soprattutto perché è qui che insistono le maggiori contraddizioni e si annidano conflitti e sofferenza sociale. Un campo di azione ideale per una sinistra che intende riscoprire la sua funzione sociale e sperimentare nuove forme di radicamento.”

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