Pesca a Crotone, l'ottimismo della Camera di Commercio

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  17 luglio 2019 17:32

«L'annosa problematica delle Royalties dei pescatori crotonesi, oggetto di un consiglio camerale straordinario aperto della Camera di Commercio di Crotone svoltosi lo scorso 9 luglio, è a un punto di svolta». È quanto si legge in una nota della Camera di commercio di Crotone. L'ente ha promosso un incontro, svoltosi ieri a Roma, alla presenza del sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Franco Manzato, affiancato da Luciano Nieto, capo della Segreteria tecnica, e Giuseppe Nezzo, capo della Segreteria politica, e con la partecipazione di Emanuela Asteriti, in rappresentanza legale dei pescatori, di Gilberto Ferrari e Giampaolo Bonifiglio, in rappresentanza dell'Alleanza delle Coopertive Italiane, nonché di Silvano Giangiacomi (Fai-Cisl) e dei comandanti Lorenzo Savarese (Reparto Pesca Marittima) e Paolo Marzio (Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera).

«L'impegno profuso dell'ente camerale ha dato i suoi frutti - afferma Alfio Pugliese, presidente della Camera di Commercio di Crotone - e finalmente ci sono notizie positive in merito al conferimento diretto ai pescatori, per la quota loro spettante, delle Royalties che l'Eni paga per la concessione dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi presenti nelle acque antistanti il territorio crotonese. Dal 2014 i pescatori crotonesi non percepiscono più la quota loro spettante delle Royalties versate da Eni e ciò per una interpretazione distorta della normativa di riferimento, secondo cui esse si configurerebbero come Aiuto di Stato; circostanza tuttavia esclusa dal Ministero che ha chiarito che si tratta di fondi provenienti da un privato, come tali da considerare esclusivamente un ristoro per il mancato pescato. Il Sottosegretario Manzato ha manifestato l'apertura del Ministero dallo stesso rappresentato ad una soluzione definitiva della vicenda sia per le spettanze dal 2014 ad oggi, garantendo un'interpretazione tecnica della normativa di riferimento, sia per il futuro, essendosi impegnato a sollecitare una modifica di detta normativa al fine di renderla più chiara ed evitare ulteriori fraintendimenti nell'interpretazione»

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