Petrizzi, da qualche settimana, ha una nuova associazione culturale, con lo scopo di promuovere varie iniziative a carattere nazionale al fine di stimolare il ritorno dei “petrizzoti” emigrati, sia pure per pochi periodi all’anno, ma anche di promuovere il territorio tra coloro che non hanno avuto ancora l’opportunità di visitare il piccolo borgo collinare dell’entroterra jonico-catanzarese, ricco di storia e di tante bellezze paesaggistiche.
A promuovere questo punto d’incontro culturale, denominato “La Ritornanza”, è stato lo scrittore Vincenzo Ursini, petrizzese di nascita, noto da diversi anni per essere il fondatore e presidentedell’Accademia dei Bronzi, associazione internazionale senza scopi di lucro con la quale organizza numerose iniziative, alcune delle quali - come il premio di poesia “Alda Merini”, giunto alla XII edizione - sono diventate importanti punti di riferimento per tantissimi poeti e scrittori del nostro tempo, italiani e stranieri.
“Sono convinto - ha dichiarato Ursini - che quanto andremo a realizzare stimolerà il gusto dei petrizzesi di ritrovarsi insieme, per riappropriarsi dei luoghi dell’infanzia, quando i rapporti di buon vicinato costituivano uno dei punti di forza dell’intera comunità”.
“La Ritornanza” prende spunto dall’omonimo romanzo inedito con il quale Vincenzo Ursini ha vinto il premio ANPCI (Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia) di Villafalletto (Cuneo) e il premio “Teseo” di Milazzo” ed è entrato nella rosa dei tre finalisti al premio letterario “Il Borgo italiano” di Irsina (Matera); tre tra i tanti concorsi letterari nazionali che hanno lo scopo di valorizzare i contesti locali, le bellezze, l’arte e la cultura dei piccoli borghi d’Italia come Petrizzi.
“Un paese ci vuole. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”, così - ricorda Ursini - scriveva Cesare Pavese ne “La luna e i falò”. Con “La Ritornanza”, intendiamo ripercorre gli anni spensierati della nostra fanciullezza, tornando al borgo natio con lo stesso spirito di allora anche se tutto è cambiato. Non ci sono più molte delle persone che ci hanno accompagnato nel difficile cammino della nostra crescita e per molte la fine è stata pure dolorosa e però le sensazioni del ritorno sono lievi, malinconiche ma non struggenti, pervase dal conforto di quanto tempo prezioso si è potuto vivere, nutrite dal desiderio di tornare e dall’appagamento di esserci, come l’approdo dopo un viaggio periglioso. Alla fine del nostro viaggio terreno, si torna a sé stessi e alle radici che ci hanno permesso di essere chi siamo oggi ”.
“La Ritornanza” ha, altresì, lo scopo di contribuire allo sviluppo culturale, pedagogico, musicale e civile dei cittadini e alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani, nonché alla difesa delle libertà civili, individuali e collettive, obiettivi che, nei limiti del possibile, intendiamo perseguire – conclude il presidente Ursini – unitamente alle altre realtà associative del territorio che vorranno darci una mano e alla stessa amministrazione comunale nei confronti della quale esprimiamo la nostra più totale disponibilità. All’associazione potranno pertanto iscriversi, a partire dal prossimo mese di gennaio, tutti coloro che condividono queste nostre finalità sociali”.
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