Picchiato, umiliato e lasciato sanguinante. Ma quell'aggressione non finisce in un cassetto e oggi conosce una svolta. Il gip di Catanzaro ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Carlo Gallina, 22 anni, Simone Mumoli, 22 anni, Tommaso Rosati, 28 anni, Giuseppe Cardamone, 21 anni (difeso dall’avvocato Antonello Talerico). Nei prossimi giorni gli indagati potranno difendersi davanti al Gip durante l’interrogatorio di garanzia.
L’accusa nei loro confronti è di aver aggredito e rapinato un coetaneo a maggio del 2022: la vittima sarebbe stata avvicinata in un bar di Settingiano, dove ad incontrarlo doveva essere solo Gallino. Lì però trova anche altre persone. Inizia un giro in macchina ma il viaggio si interrompe: volano pugni e il ragazzo è costretto a mettersi in ginocchio e a ripetere la frase “sono un ricchione” mentre viene ripreso con un telefono. Tutto avviene con un coltello impugnato. E ancora: i ragazzi si impossessano di una catenina d’oro della vittima e gli sottraggono persino 3.50. La vittima va in ospedale e gli vengono dati 10 giorni di riposo.
Iniziano le indagini dei carabinieri, che vanno a cercare le immagini degli impianti di video sorveglianza della zona: emerge così l’auto che ha trasportato la vittima. Ed è quest’ultima che identifica gli aggressori, specificando che Giuseppe Cardamone non aveva partecipato al fatto, rimanendo nei pressi dell’auto.
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