di EDOARDO CORASANITI e FRANCESCA FROIO
Da don Lorenzo Milani all’esperienza rivoluzionaria, dalla fede alla ricerca di sé, dai latinismi alle citazioni che condivide con chi ha il cuore pronto ad accogliere. Piero, eremita ormai da 30 anni a Cerva (Catanzaro), è un contenitore pieno di spiritualità, di percorsi interiori, di scoperte e di rinascite.
Vestito d’arancio, con la barba lunga e bianca, due occhi azzurri, tutt'uno con il cielo, un sorriso illuminante ed avvolto da un’aura travolgente.
Appena giunti sul posto ci viene incontro, accogliendo noi cronisti come ospiti abitudinari.
Il giornalismo vive di alcune regole non scritte: bisogna essere preparati per il pezzo che si vuole affrontare. L’improvvisazione gioca brutti scherzi. Eppure questa volta è diverso.
Il dialogo con Piero è un continuo dare ed avere, un miscuglio di racconti e di emozioni.
Ha tenuto a farci sapere che ‘” in questo viaggio lungo me stesso, se c’è una cosa che ho imparato è che non esiste dualità e che l’essenza vera della vita non può essere rinchiusa in nessuna parola, le parole, per quanto meravigliose possano essere, sono inappropriate alla vita, quella vera, quella che scorre in ciascuno di noi”.
Le sue radici che si sono staccate da Orvieto molto presto, il viaggio a Parigi, l’incontro chiave di tutto con la figura di Don Lorenzo Milani: “Colui che mi ha tolto la maschera del rivoluzionario’”.
Ed ancora: il contatto con la violenza, il maggio francese, gli affetti famigliari, il prete amico fraterno, l’amore per l’ebrea americana, il suo lavoro da tipografo e la Box, passione di una vita, senza tralasciare l’esperienza in Monastero.
Tutto questo passa davanti agli ascoltatori, mentre seduti su un tappeto coloratissimo, inebriati dal profumo d’incenso e dalle sue parole, tra un racconto ed un altro, si arriva a quel momento da lui definito come “il colpo di spugna che ha cancellato il vecchio me in nome della spiritualità, di quella ricerca che lo ha condotto da prima in giro per il mondo e poi sui monti di cerva, dove ora vive, in una modestissima casetta, senza luce e confort, immerso nella meditazione e nella ricerca”.
Il viaggio de La Nuova Calabria aveva l’obiettivo di ricercare una persona coraggiosa. Con l’aiuto della nostra guida Salvatore, siamo stati sui monti della presila catanzarese, in una meravigliosa oasi naturale nel comune di Cerva.
Lì, da oltre trent’anni, vive Piero, l’eremita.
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