"Parziali, improvvisate e strumentali le valutazioni del consigliere comunale Sergi rispetto ai tagli dei trasferimenti ai comuni da parte del governo contenute nella legge di bilancio. Dichiarazioni parziali poiché il consigliere Sergi, nel ricordare tale riduzione di risorse ai comuni, omette o forse non è a conoscenza del fatto che tali riduzioni non riguarderanno la spesa sociale, che il provvedimento, approvato sette mesi fa, ha ricevuto parere politico favorevole dall’ Unione delle Province Italiane e, se pur con parere politico contrario, l’Associazione Nazionale dei Comuni ha approvato dal punto di vista tecnico il provvedimento. Ma la improvvisazione e la parzialità delle dichiarazioni del consigliere comunale tratteggiano il suo distacco dalla realtà poiché le stesse contengono il vizio della omissione delle reali motivazioni di questi tagli".
Lo scrive in una nota Pierpaolo Pisano, Portavoce cittadino FDI Catanzaro
"Motivazioni che sono riconducibili ad iniziative politiche del recente passato che, purtroppo per gli italiani, hanno costretto l’attuale governo a fare i conti con la triste realtà ereditata. Ci riferiamo al superbonus edilizio che, gravando sulle casse dello stato per centosettanta miliardi di euro, ha generato un deficit pari allo 0,5% del PIL per il triennio 2020/2023 che arriverà all’1,8 nel triennio 2024/2026 ed al reddito di cittadinanza che, oltre a non creare un solo posto di lavoro, si è caratterizzato per truffe su tutto il territorio nazionale. Si attesta a cinquecento cinque milioni di euro l’ammontare delle truffe accertate. Il doppio dei duecento cinquanta milioni che il consigliere Sergi ha voluto ricordare alla collettività.
Viene da chiedere al consigliere Sergi cosa si sarebbe potuto realizzare in termini di politiche di sostegno alle amministrazioni locali senza questo pesante e disastroso fardello?
Infine non è difficile per i cittadini comprendere quali siano le motivazioni che hanno indotto l’esponente dei cinque stelle ad omettere le valutazioni (certificate) che noi invece riteniamo opportuno qui ricordare. Il governo Meloni è purtroppo costretto a fare ciò in cui si cimenta ogni giorno un buon padre di famiglia. Ma soprattutto il governo Meloni è costretto a dover responsabilmente mettere mano ai disastri delle politiche, tutte bonus e mancette, messe in campo da Conte e dal movimento cinque stelle. È ben fin troppo chiara quindi la strumentalità politica e diremmo anche la superficialità nel trattare temi economici. Quella superficialità rivelatasi disastrosa per le casse dello stato".
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