di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Efficienza e credibilità, sono convinto che questo duplice obiettivo riusciremo a raggiugerlo. L’impegno del Csm è massimo”.
Ad affermarlo è il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Fabio Pinelli, in visita agli uffici giudiziari calabresi assieme alla delegazione consiliare composta dai togati Antonino Laganà, Maria Vittoria Marchianò, dal laico Ernesto Carbone, dal segretario generale Alfredo Pompeo Viola e dal consigliere giuridico del vicepresidente Roberto Mucci.
“Stiamo pensando ad una vera rivoluzione di carattere organizzativo che sono convinto che porterà risultati. Il Csm nella sua interezza si sta mobilitando responsabilmente per dare un segnale concreto sul recupero dell'arretrato. La rivoluzione organizzativa è un tema centrale che non riguarda solo la distribuzione del lavoro nell’arco del mese ma anche modalità di ripensamento della macchina complessa del Csm. Pensiamo anche ad aspetti della tecnica di redazione dei provvedimenti ma molte altre iniziative di carattere organizzativo. Dobbiamo recuperare l'efficienza del Csm per dare risposte ai magistrati, ai singoli territori che possano sentire il Csm vicino nell'interesse per la loro vita professionale e del difficile contrasto alla criminalità organizzata e di risorse adeguate. Questo l'impego che il Consiglio si è preso e che vuol portare a termine”.
Ma avverte: “Questo risultato dipendente da quante risorse il Csm ha al suo interno e di quella che può essere la proiezione della copertura delle piante organiche dei prossimi anni. Dobbiamo essere franchi: La pianta organica oggi è scoperta di 1524 unità e le nuove missioni d'insediamento saranno compensate dai congedi, quindi nel brevissimo tempo non ci sarà un miglioramento. Non basta un anno per correggere le prove scritte ma poi ne passano circa 4 per l’insediamento in servizio. Razionalmente abbiamo un periodo che riguarda l'intera consiliatura in cui non ci sarà un significativo aumento di pianta organica”.
Poi dice: “Abbiamo aperto un tavolo col ministero e avuto già più interlocuzioni per pensare e suggerire al ministero la necessità di accorciare i tempi per l'insediamento dei magistrati e sollecitando eventualmente la possibilità di utilizzare tecnologie per accorciare i tempi e pensare che ci possano essere magistrati anche nell'arco di questo quadriennio e dare sollievo ai territori. Secondo le proiezioni del ministero dovremmo avere un miglioramento nel 2025 e l'obiettivo è di arrivare ad una scopertura fisiologica di 720 unità”.
Secondo Pinelli “il tema dell'efficienza dei magistrati sui territori è centrale nel nostro cuore e non solo nella nostra mente. Un paese civile non può non avere il procuratore capo a Firenze, Napoli, il presidente del tribunale dei minorenni di Roma e alla guida di Procure chiave del Paese di magistrati che devono coordinare i colleghi più giovani. Tutto ciò è inaccettabile. Il Csm andrà dritto su questa strada e non ci si fermerà di fronte a nessun ostacolo”.
Secondo punto. “Dobbiamo essere credibili. Veniamo da una consiliatura difficile e complessa e questa stagione deve considerarsi chiusa. Sono convinto che il Csm abbia in parte abbandonato la funzione propria che la Costituzione gli aveva assegnato e che debba recuperarla. Parlo dell’amministrazione della giurisdizione e della vita dei magistrati dei loro uffici e dei loro distretti e delle loro condizioni professionali. La visione ideale del magistrato nella società che non si traduca in attività di esercizio dell'amministrazione e garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza del magistrato è una degenerazione che il Csm non ci deve più stare. Dunque, efficienza e credibilità. Sono convinto che questo obiettivo riusciremo e raggiugerlo. L’impegno è massimo”
Pinelli chiude con un'ulteriore richiesta. “E' necessario che i magistrati recuperino l'orgoglio di essere magistrati, trasmettano il grande onore che questa funzione porta con se e che siano guida per la polizia giudiziaria e i dirigenti: essere magistrato è un grande valore per il Paese e insieme ai problemi sappiano anche trasmettere che la magistratura ha saputo raggiungere risultati seri”.
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