Pollice racconta la stagione di A.M.A. Calabria al Comunale: "Il teatro è patrimonio di tutti" (VIDEO)

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Francescantonio Pollice, direttore artistico di A.M.A. Calabria
  25 settembre 2019 21:33

di CLAUDIA FISCILETTI

Il teatro è linfa vitale, nutre l’anima di chiunque voglia fare parte di questo mondo colmo d’arte, musica, danza, recitazione e, soprattutto, è alla portata di tutti.

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Francescantonio Pollice, direttore artistico dell’associazione A.M.A. Calabria, di teatro se ne intende, tanto da proporre una stagione teatrale di qualità che prenderà vita nel Cinema Teatro Comunale di Catanzaro a partire dal 25 ottobre.

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Ed è proprio nel “centro del centro storico”, come ormai viene denominato il Comunale, che il direttore artistico racconta quello che c’è in programma per il capoluogo calabrese. Tuttavia, per parlare di teatro nello stesso modo consapevole ed appassionato con cui fa Pollice, non bisogna solo “intendersene” ma bisogna anche amarlo, respirarlo, e questo grande attaccamento traspare nelle parole del direttore artistico.

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Una stagione teatrale che ha tre pilastri: la prosa, la musica, la danza. Una proposta, quindi, che ha un carattere multidisciplinare e, come Pollice tiene a ricordare, questa è una caratteristica del compianto Mario Foglietti, grande figura culturale per la città di Catanzaro, che riteneva fosse necessario offrire al pubblico una programmazione variegata.

Una sinergia, quella tra A.M.A. Calabria e il Teatro Comunale di Catanzaro, che nasce l'anno scorso per necessità, dal momento che il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, dove si doveva svolgere la stagione teatrale quell'anno, era stato chiuso. Quest'anno, invece, non si tratta di necessità ma di una scelta, incentivata dall'entusiasmo con cui la proposta dell'associazione è stata accolta dal pubblico catanzarese lo scorso anno. Organizzare una rassegna in concomitanza con quella che si terrà a Lamezia Terme, è un modo per ringraziare gli spettatori di Catanzaro «con i fatti, non con le parole».

Non solo l'amore per il teatro, ma anche l'amore per la terra di Calabria. Il direttore artistico, infatti, impegnandosi a portare nella nostra ragione alcuni tra i nomi più importanti nel panorama teatrale italiano, afferma che «bisogna amare questa regione, noi calabresi dobbiamo amare questa regione e invitiamo anche le persone che non sono calabresi ad amare la nostra regione».

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