Ponte sullo Stretto, ipotesi più vicina con il nuovo Governo di centrodestra anche in Sicilia

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images Ponte sullo Stretto, ipotesi più vicina con il nuovo Governo di centrodestra anche in Sicilia

  27 settembre 2022 21:56

di FRANCESCO IULIANO

Spinta in avanti per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. L’accelerazione potrebbe arrivare con l’elezione a presidente della regione Sicilia, di Renato Schifani. 

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L’ex presidente del Senato in quota Forza Italia, ha infatti inserito nel suo programma elettorale, anche la realizzazione di un collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. 

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Una collaborazione, quella tra Sicilia e Calabria, che la senatrice calabrese Silvia Vono ha commentato dicendo: ”un’opera che è stata inserita anche nel programma elettorale e di governo del centrodestra. Con la condivisione di Renato Schifani, con il quale mi congratulo per il prestigioso incarico che va a ricoprire in Sicilia, a maggio scorso ho depositato, come prima firmataria, insieme a tutti i senatori di Forza Italia, il Disegno di legge per inserire il Ponte sullo stretto di Messina tra le opere prioritarie e strategiche del Paese".

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Inserita nell’elenco delle opere strategiche italiane per l’Europa, la realizzazione del Ponte era stata definita “un’opera senza la quale verrebbe meno la funzionalità e l’efficienza di quello che è stato considerato il corridoio comunitario della rete Trans European Network Transport (Ten T). Una struttura la cui realizzazione dovrebbe favorire l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico e sostenere, altresì, una politica per la decarbonizzazione dei trasporti ed un ruolo attivo dell’Unione Europea nella lotta globale ai cambiamenti climatici”. 

Il Disegno di legge assegnato alla commissione Infrastrutture del Senato prevede, tra l’altro, di definire le procedure per l’approvazione dello studio di fattibilità del progetto definitivo dell’opera e per la sua realizzazione, anche attraverso una o più procedure di gestione commissariale; di stabilire le modalità di finanziamento pubblico dell’opera e le modalità di eventuale partecipazione del capitale privato e di affidamento in concessione; di definire le modalità per il coinvolgimento degli enti territoriali, dei portatori di interesse e delle associazioni produttive delle zone interessate alla realizzazione e alla gestione delle infrastrutture primarie e secondarie di collegamento. 

«Questa volta - è stato il commento di Roberto Occhiuto - ci sono condizioni

irripetibili: un governo di centrodestra e due presidenti di Forza Italia».

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