«Il ponte sullo Stretto è una gigantesca illusione per la Calabria, la Sicilia e l’intero Mezzogiorno, di cui il ministro Matteo Salvini deve assumersi la responsabilità insieme all’intero governo di centrodestra, che non ha la coscienza né il coraggio di fermarlo». È il durissimo giudizio politico dell’europarlamentare Pasquale Tridico, capo delegazione del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Ue, che spiega: «Si tratta infatti di un’opera perfettamente inutile, imposta per la vanagloria politica di Salvini e per mantenere equilibri fragili all’interno del governo Meloni, che considera il Mezzogiorno un mero serbatoio di voti. La Commissione Bilancio della Camera ha da poco confermato che per l’infrastruttura saranno impiegati 1,6 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione, che invece dovevano servire a ridurre i divari di Calabria e Sicilia dal resto dell’Italia. Nel merito, il centrodestra calabrese continua a piegare la testa come ha fatto a proposito dell’autonomia differenziata e della sottrazione di somme del Pnrr volte a potenziare la sanità ospedaliera e territoriale». «Salvini, osteggiato anche all’interno della Lega per la propria ostinazione sul Ponte, non ha visione – incalza Tridico – sullo sviluppo del Sud. Nel silenzio generale, gli ricordiamo che in Calabria le richieste di credito d’imposta nell’ambito della Zes unica sono state evase integralmente per 240 milioni, per quasi la metà dell’importo provenienti da piccole imprese. Senza l’Alta velocità ferroviaria e con una viabilità a terra, tutte queste attività saranno ancora penalizzate a causa degli elevati costi di trasporto delle merci». «Se non bastasse, nell’ultimo Piano strategico di Ferrovie dello Stato non c’è traccia – accusa l’europarlamentare M5S – del ponte sullo Stretto. Peraltro, l’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria resta un miraggio, mentre per il completo ammodernamento della Statale 106 mancano ancora le risorse, come molti sindaci calabresi hanno lamentato di recente. Inoltre, riguardo all’elettrificazione della ferrovia ionica, la Calabria aveva subito uno scippo di 2,5 miliardi di euro, come già denunciato dal nostro consigliere regionale Davide Tavernise. Oggi, però, i cittadini hanno un riferimento politico forte e attendibile nel Movimento Cinque Stelle. Continuiamo – conclude Tridico – a lavorare per un’alternativa progressista di governo regionale che soddisfi i bisogni veri e primari dei calabresi».
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