A Gimigliano studenti "lasciati a piedi" dai treni. Il sindaco Moschella: "Bloccherò il transito se non si troverà una soluzione"

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images A Gimigliano studenti "lasciati a piedi" dai treni. Il sindaco Moschella: "Bloccherò il transito se non si troverà una soluzione"

  24 settembre 2020 16:46

di CLAUDIA FISCILETTI

Studenti lasciati a piedi, circa 70, dal treno della Calabro. E' successo a Gimigliano, dove le corse delle 7 e delle 7.15 si sono presentate con un solo vagone già pieno, rendendo impossibile agli studenti di poter salire.

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Una situazione che, dopo i casi di covid19 positivi registrati nelle scorse settimane, ha fatto ulteriormente preoccupare il sindaco di Gimigliano, Laura Moschella, la quale ha prontamente inviato una missiva alle Ferrovie della Calabria, al settore Trasporti Pubblici della Regione Calabria, alla Prefettura di Catanzaro e ai Carabinieri, in cui si legge il provvedimento che prenderà il primo cittadino: "A decorrere da domani 25 settembre, qualora non si provvedesse ad adeguare il servizio di trasporto pubblico in base alla richiesta effettiva degli utenti, la sottoscritta personalmente bloccherà il transito dei treni all'interno del comune di Gimigliano".

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Nel primo giorno di riapertura degli istituti superiori, dove già il timore e le preoccupazioni sono presenti a causa dell'emergenza epidemica, questo ulteriore problema non ci voleva. "E' ormai risaputo, che il numero dei fruitori del trasporto pubblico delle Ferrovie della Calabria sia numeroso e sempre superiore alla capienza effettiva dei mezzi, messi a disposizione dall'Azienda e quello che si è verificato in data odierna è alquanto sconcertante, visto anche l'avvio delle attività didattiche", aggiunge poi il sindaco Moschella nella lettera, facendo presente la situazione critica che si è verificata questa mattina.

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"Pertanto sarebbe stato necessario provvedere ad un adeguamento del servizio visto la presenza sei numerosi studenti che si recano presso gli Istituti Scolastici siti nel capoluogo di Regione", spiega il primo cittadino che aggiunge come l'inizio delle scuole superiori il 24 settembre era ormai risaputo e quindi si poteva procedere a prendere i dovuti provvedimenti.

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