A pochi mesi dalle elezioni comunali, Siniscalco si è dimesso da assessore e vicesindaco di Girifalco

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Maurizio Siniscalco
  05 marzo 2020 11:00

di MASSIMO PINNA

Maurizio Siniscalco si è dimesso da vicesindaco e assessore della giunta Cristofaro.

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Pochi minuti fa, Siniscalco ha consegnato e protocollato la lettera di dimissioni. Resta, almeno fino a nuove elezioni, quale consigliere comunale. Ma la sua storia come vice di Cristofaro finisce qua. Sarà stato per le critiche di chi come Teresa Signorello dei Democratici lo accusava di tramare apertamente contro il sindaco uscente per una lista alternativa mentre ne era vicesindaco e sodale di giunta, sarà magari per parare un'eventuale 'mossa del cavallo' da parte del sindaco, o per altri motivi che naturalmente verranno fuori, sta di fatto che, con meno di due mesi di anticipo dalla fine della consiliatura, quello che era nei fatti da quasi da cinque anni, viene alla fine portato a termine.

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Con le dimissioni di Siniscalco, cambia poco o nulla. Girifalco andrà al voto naturalmente a maggio/giugno. Ma da oggi lo scontro all’interno della maggioranza uscente, già da mesi ormai ridotta a sette contro sei, si acuirà. Insomma, le dimissioni di Siniscalco da assessore con delega di vicesindaco, rischiano di trasformarsi in un domino dagli effetti imprevisti ed imprevedibili. A suo modo, oggi finisce anticipatamente, anche se di poco rispetto alla scadenza naturale, l’esperienza politica di “Solo Girifalco”, del duo Cristofaro-Siniscalco. Che non si sono mai politicamente amati, ma che hanno comunque fino ad oggi gestito tutto o in parte quello che c’era da gestire al comune di Girifalco.

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Nella lettera ufficiale di dimissioni si legge, tra l’altro che, motivo delle dimissioni è anche “il clima di tensione, personale e politica che si è creato all’interno della giunta anche per l'avvicinarsi della scadenza elettorale”. Ma soprattutto, ecco il vero motivo politico, “il sopraggiungere delle elezioni comunali mi vedrà probabilmente intraprendere strade diverse, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da questo gruppo, rimanendo per rispetto agli elettori, in consiglio comunale fino alla scadenza”.

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