“Conferenze stampa, rimostranze in piazza della mamma, note del Garante, corposi servizi televisivi ed altro ancora, non sono bastati ad un piccolo autistico reggino per ottenere le cure dovute, perfino disposte da un’ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria”. È quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che aggiunge:
“Sono uscito dall’incontro con i commissari dell’Asp reggina nel settembre scorso con la rassicurazione che il bambino da lì a poco avrebbe iniziato le cure e che l’ordinanza giudiziaria sarebbe stata immediatamente rispettata. Niente di tutto questo è avvenuto, se non appuntamenti su appuntamenti alla povera e disperata mamma".
Per Marziale: “È inaudito che si debba arrivare a tanto ed è inaudito che tutto ciò debba riguardare soltanto la mamma. Un bambino sfortunato e, tra l’altro, indigente, è figlio della comunità, è figlio dell’Autorità Garante di quella comunità, che certamente non è un padre arrendevole e che tace.”
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