di GABRIELE RUBINO
Bonus aggiuntivo ai commissari delle aziende di 50 mila euro, regime speciale che durerà al massimo 2 anni e non 3 e niente 'ordini' al direttore generale e ai dirigenti del dipartimento regionale Tutela della Salute. Sono le principali novità della versione finale del Decreto Calabria pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale e che è in vigore già da oggi. Rispetto alle bozze e al testo in entrata al Consiglio dei ministri, il commissario ad acta sarà un po' meno 'super' di quello originariamente pensato dal ministero della Salute. Ovviamente le misure passeranno presto dal vaglio del Parlamento per la conversione in legge.
I POTERI DEL COMMISSARIO AD ACTA- Il commissario ad acta oltre a dare attuazione ai programmi operativi (gli aggiornamenti del piano di rientro), può essere delegato a dare esecuzione al piano di potenziamento delle terapie intensive e semi-intensive. Al momento la delega è stata affidata da Domenico Arcuri alle singole aziende, ma la presenza della norma indica l'intenzione di cambiare (e occhio più che al commissario designato Giuseppe Zuccatelli al possibile ruolo del fondatore di Emrgency Gino Strada). Rimane il team di supporto al commissario composto da 25 unità, o in comando dalla Regione e reclutate con interpello dagli enti del servizio sanitario regionale. In caso di inadempienza da parte della Regione il commissario ad acta coinvolge direttamente il Consiglio dei ministri. Sparisce definitivamente (rispetto alla primissima bozza circolata) il riferimento alla Gestione Sanitaria Accentrata, un'arma rilevante per avere il pieno controllo sui conti della sanità calabrese. Così come, aspetto politicamente sensibile, non c'è più la prerogativa del commissario ad acta di impartire direttive e ordini al direttore generale e ai dirigenti del dipartimento regionale di Tutela della Salute. Resta invece il supporto dell'immancabile Agenas e l'affiancamento di due sub-commissari, uno in materia sanitaria e l'altro in materia amministrativa.
LA NOMINA DEI COMMISSARI STRAORDINARI E IL BONUS- Resta in piedi la procedura di nomina dei commissari straordinari delle singole aziende. Entro un mese da domani, il commissario ad acta prova a raggiungere l'intesa con la Regione sui nomi (e con il rettore nel caso dell'Aou Mater Domini), in assenza la palla passa al governo che deciderà con decreto del ministero della Salute, previa delibera del Consiglio dei ministri. I commissari possono essere scelti "anche" (quindi "anche" al di fuori) dall'elenco nazionale dei dg. Nella penultima versione era previsto che il compenso fosse pari a quello ordinario dei dg, all'incirca 125 mila euro all'anno. In Gazzetta Ufficiale è spuntato il bonus: "un compenso aggiuntivo per l'incarico di Commissario straordinario, comunque non superiore a euro 50.000 al lordo degli oneri riflessi a carico del bilancio del Ministero della salute". Il principale obbligo (il mancato rispetto ne è causa di decadenza) dei commissari straordinari sarà quello di adottare entro due mesi dal loro insediamento il nuovo atto aziendale, in mancanza si provvederà dall'alto. Il commissario ad acta effettua una verifica sull'operato dei commissari ogni tre mesi (prima era quattro). Ogni sei mesi è prevista una informativa delle attività alla conferenza dei sindaci, così il commissario ad acta relaziona al Governo. Nelle disposizioni transitorie e finali viene specificato che la vigenza del nuovo Decreto Calabria sarà di 24 mesi (eliminando l'opzione di proroga di un altro anno). Non è più revocata la selezione regionale dei dg, ma comunque vengono prorogati, in attesa delle nuove nomine, i commissari straordinari (o il dg facente funzioni) in carica al 3 novembre.
APPALTI E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' - Per gli appalti sopra la soglia di rilevanza comunitaria la competenza spetta al commissario ad acta che si avvale in via prioritaria di Consip, per quello al di sotto della soglia invece la competenza è dei commissari straordinari. Il commissario ad acta adotta il programma operativo Covid (che non è il piano di potenziamento delle intensive, ma quello dell'insieme delle attività Covid con la contabilità speciale). E per l'edilizia sanitaria entra in scena Domenico Arcuri. Nelle Asp sciolte per infiltrazioni mafiose viene creata la figura ibrida del sub-commissario, di cui si avvale la commissione prefettizia per le questioni tecnico-sanitarie. Avrà il compenso del direttore amministrativo. Rimane il contributo di solidarietà interregionale previo accordo tra lo Stato e le Regioni e verifica da parte del Comitato permanente LEA e Tavolo di verifica degli adempimenti. Sono 60 milioni nel 2021, 2022 e 2023.
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