di EDOARDO CORASANITI
A fare la spesa, al centro scommesse, dal fioraio: allontanamenti dal posto di lavoro “senza alcune giustificazione”. Sono queste le parole che la Guardia di finanzia e la Procura utilizzano per descrivere le azioni degli indagati dell’operazione “Cartellino rosso”, che questa mattina ha portato alla notifica della chiusura delle indagini a 57 persone tra dirigenti e dipendenti dell’Asp di Catanzaro (anche due membri dell'Ufficio antimafia dell'Asp) e l’ospedale Pugliese Ciaccio del capoluogo. Per 15 di loro è scattata anche la misura cautelare della sospensione dal servizio e un sequestro preventivo di circa 18 mila euro (LEGGI QUI TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI E DELLE MISURE INTERDITTIVE).
Gli episodi registrati tra dicembre del 2016 e aprile del 2017, per un totale di 2.100 presunti casi di assenteismo, di ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza. Il totale delle ore è di 1800 ore circa di lavoro non effettuato.
Il mirino dei finanzieri è stato puntato sugli uffici amministrativi dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e dell'Azienda sanitaria Provinciale di Catanzaro. Coabitano all'interno dell'immobile di Madonna dei Cieli (via Vinicio Cortese). La struttura, di proprietà del Pugliese, ospita infatti i locali della burocrazia dell'ospedale cittadino e una parte di quella dell'Asp (che ha altri uffici sparsi a Catanzaro e provincia oltre a controllare i presidi ospedalieri di Lamezia Terme, Soverato e Soveria Mannelli). A Madonna dei Cieli si concentrano la Gestione Tecnico-Patrimoniale, gli Affari generali e legali, la direzione generale (con le strutture di staff ed autisti), i servizi finanziari, per il Pugliese l'ufficio Personale, l'Acquisizione Beni e Servizi e di entrambe le aziende gli uffici del Protocollo.
I “modelli” delle condotte sono tre. Primo: allontanamento arbitrario dal posto di lavoro senza alcuna autorizzazione, senza strisciare il proprio badge; secondo: assenza del lavoratore che però risultava presente, attraverso la consegna del proprio badge ad altri colleghi che provvedevano a rilevare l’inizio o la fine del servizio; terzo: allontanamento ingiustificato dal luogo di servizio con successiva timbratura in uscita presso i lettori del badge presenti in altri uffici vicini all’abitazione di residenza.
Il risultato è quello che il giudice delle indagini preliminari Claudio Paris definisce come un fenomeno diffuso e cha ha i caratteri di “un’infedeltà che anziché consumarsi a riservata, assurge a “sistema collettivo”, nel quale tutti si beano di un’imperante e generalizzata sensazione di impunità perché tutti complici, controllori e controllati”. Tradotto in termini giuridici: truffa ai danni di un ente pubblico e fraudolenta attestazione della presenza in servizio.
LE RICHIESTE CAUTELARI DELLA PROCURA. E pensare che la Procura della Repubblica guidata da Nicola Gratteri ci era andata molto più pesante. La richiesta al Giudice era il carcere per Marcello Ferro, gli arresti domiciliari per Carlo Nisticò Alessandro Ruggiero, Francesco Salvatore Sinopoli, l’obbligo di dimora nel Comune di Catanzaro per Giuseppe Ciambrone, Enrico Caruso, Giuseppe Raciti, Vitaliano Palaia, l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per Rosario Tomarchio, Giuseppe Folino Gallo, Antonio Aloi, Giorgio Costantino, Mario Mangiacasale, Maurizio Mazziotti e Vincenzo Mancuso.
Proposta che, però, non ha trova l’avallo del giudice Paris, convinto che “mai come in questo tipo di illeciti si evidenza la straordinaria efficacia della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio”.
NOMI E QUALIFICHE
Ferro Marcello, classe 1962, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio presso la struttura organizzativa complessa Risorse tecniche e dipartimento amministrativo
Nisticò Carlo, classe 1958, direttore responsabile della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Sinopoli Francesco Salvatore, classe 1956 dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Tolomeo Silvano, 1952, direttore amministrativo della Direzione di programmazione e controllo dell’Asp di Catanzaro (direttore di struttura complessa)
Ruggiero Alessandro, 1961, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro addetto al servizio di portineria
Lopez Carmine, 1955, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro addetto al servizio di portineria
Ciambrone Giuseppe, 1952, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio presso la Struttura organizzativa complessa Risorse economiche finanziarie
Palaia Vitaliano, 1960, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro
Tomarchio Rosario, 1964, dipendente in servizio della Struttura organizzativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Mangiacasale Mario, 1953, dipendente in servizio all’Asp di Catanzaro, struttura operativa complessa Gestione tecnica patrimoniale
Caruso Enrico, 1962, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio della Struttura organizzativa complessa Risorse tecniche
Mazziotti Maurizio, 1963, dipendente in servizio all’Asp di Catanzaro, struttura organizzativa complessa Affari generali
Raciti Giuseppe, 1957, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, in servizio presso la struttura organizzativa complessa Risorse economiche finanziarie
Ronchi Giovanni, 1955, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio presso la struttura organizzativa complessa Risorse umane
Folino Gallo Giuseppe, 1969 dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Aloi Antonio, 1972, dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP e attualmente membro dell'Ufficio antimafia dell'Asp
Costantino Giorgio, 1956, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio presso la Direzione generale
Mancuso Vincenzo, 1966, dipendente dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro in servizio presso la struttura organizzativa complessa Risorse economiche e finanziarie
Notaro Leonardo, 1956, dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Umbro Bruno, 1963
Sollima Salvatore, 1975,
Mazza Annamaria, 1957
Santaguida Pasquale, 1970
Candeliere Maurizio, 1963
Battista Nicola, 1955
Capicotto Raffaele, 1955
Fontanella Saverio, 1956
Galati Onoforio Francesco, 1967
Mungo Rosario, 1958
Raimondo Luigi, 1957
Nicoletta Carmine, 1957
Matteini Anna, 1960
Tulelli Sergio, 1955
Montuoro Domenico, 1958
Calabretta Mario, 1956
Minichini Filomena, 1953
Merola Michele, 1956
Marchio Rossella, 1963
Caligiuri Tommaso, 1964
Modugno Donato, 1951
Bianchi Leandro, 1954
Abramo Salvatore, 1960
Facciolo Antonio, 1960, dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Ursini Vincenzo, 1954
Leone Giacobbe, 1956
Manno Giovanni, 1965, dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Costa Massimo, 1963
Mancuso Ivan, 1975, assistente tecnico in forza alla Struttura complessa gestione tecnico professionale dell'Asp di CZ e attualmente membro dell'Ufficio antimafia dell'Asp
Scalone Benito Rocco, 1961
Parrottino Carmine, 1954 dipendente in servizio della Struttura operativa complessa Gestione tecnico patrimoniale dell’ASP
Tallarico Caterina, 1964
Vaccaro Rosa, 1958
Falcone Caterina, 1962
Arena Teresa, 1957
Riccio Rocco Gregorio, 1954
Cristofaro Michele, 1963
D'Aloja Alfredo, 1963
Dante Assunta, 1972;
Elenco dei 15 dipendenti pubblici attinti dall’ordinanza di sospensione da un pubblico impiego o servizio:
1. NISTICÒ Carlo, 61 anni, di Catanzaro, Direttore responsabile della Struttura Complessa “Gestione Tecnico-Patrimoniale” dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Anni 1 (uno) di sospensione;
2. SINOPOLI Francesco Salvatore, 63 anni, di Squillace (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Anni 1 (uno) di sospensione;
3. TOMARCHIO Rosario, 56 anni, di Soveria Mannelli (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
4. MANGIACASALE Mario, 67 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
5. MAZZIOTTI Maurizio, 56 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
6. FOLINO GALLO Giuseppe, 50 anni, di Falerna (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Mesi 3 (tre) di sospensione;
7. ALOI Antonio, 47 anni, di Borgia (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Mesi 3 (tre) di sospensione;
8. FERRO Marcello, 57 anni, di Catanzaro, ora dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, al tempo dei fatti dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Anni 1 (uno) di sospensione;
9. RUGGIERO Alessandro, 58 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO”.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
10. CIAMBRONE Giuseppe, 57 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
11. PALAIA Vitaliano, 59 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
12. CARUSO Enrico, 58 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
13. RACITI Giuseppe, 62 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
14. MANCUSO Vincenzo, 53 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
Mesi 6 (sei) di sospensione;
15. COSTANTINO Giorgio, 63 anni, di Catanzaro, dipendente dell’Azienda ospedaliera “PUGLIESE-CIACCIO” di Catanzaro.
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