"Cartellino Rosso". Mangiacasale è già in pensione, il Gip annulla l'efficacia della misura cautelare della sospensione dal lavoro

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images "Cartellino Rosso". Mangiacasale è già in pensione, il Gip annulla l'efficacia della misura cautelare della sospensione dal lavoro
Il Tribunale di Catanzaro
  05 maggio 2020 17:04

Il Giudice dell'indagine preliminare, Claudio Paris, ha dichiarato la perdita dell'efficacia della misura cautelare applicata a Mario Mangiacasale, finito nell'elenco degli indagati e sottoposto alla sospensione del servizio nell'ambito dell'operazione della Procura di Catanzaro denominata "Cartellino Rosso (LEGGI QUI)

A Mangicasale vengono contestate 34 ore di assenza, sole 664 euro di illecita acquisizione, ragioni per cui il Gip aveva inizialmente applicato la misura di 6 mesi di sospensione dal servizio. 

L'avvocato Antonio Chiarella, legale di Mangiacasale, già a fine interrogatorio di garanzia aveva chiesto
 la revoca o caducazione della misura cautelare, in quanto il suo assistito è andato in pensione lo scorso 30 marzo. 

Richiesta accolta dal Gip, che ha dato ragione alla difesa. 

L’indagine “Cartellino Rosso” della Procura della Repubblica di Catanzaro e della Guardia di Finanza, che ha colpito dipendenti e dirigenti dell’Asp e dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, si gioca sulle contestazioni di reato e sui numeri fotografati nei quattro mesi di indagine che vanno dal dicembre 2016 ad aprile del 2017. I reati ipotizzati per il presunto assenteismo o allontanamento dal posto di lavoro (in alcuni casi tradotti con visite al fioraio, alle slot machine, al market), avallato dalla multipla strisciatura dei badge, sono truffa ai danni di un ente pubblico e fraudolenta attestazione della presenza in servizio.

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ed.cor.

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