Consiglio regionale. Il programma di governo della Santelli (DIRETTA VIDEO)

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  26 maggio 2020 14:07

“E’ un momento particolare quello che stiamo vivendo tutti. Il programma elettorale scritto pochi mesi addietro non poteva immaginare quello che sarebbe accaduto in Italia, nel mondo ed anche in Calabria”. Ha esordito così il presidente Jole Santelli introducendo le linee programmatiche presentate oggi in Consiglio regionale. “Adesso – ha proseguito- non si può non tenere conto di questa pandemia, soprattutto anche in termini economici. Il programma andrà riguardato in controluce. Io credo però che i presupposti – ha precisato- di quel programma debbano rimanere integri, almeno negli intenti principale”. 

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Santelli ha indicato tre parole chiave nell’ottica “di avere una visione della Calabria. Non singole azioni, ma un progetto che abbia una visione generale”. La prima parola: “è fiducia. Il termine fiducia – ha detto il presidente- deve tornare ad essere prevalente soprattutto nei cittadini calabresi, nel sistema Calabria. Senza fiducia, qualsiasi programma, qualsiasi assise fallirà inevitabilmente. La seconda parola è il termine reputazione. È lo specchio con cui ci guardano gli altri, non è soltanto promozione ma raccontare un’altra Calabria. Spesso noi stessi diventiamo i peggiori nemici della Calabria. Non disperdiamo – ha detto riferendosi all’esperienza della pandemia- quel patrimonio di comportamenti pubblici e privati durante il Covid”. La terza parola è "sfidarci.Possiamo avere l’eccellenza perché accontentarci della mediocrità".LA POLITICA DEVE FARE MILLE PASSI INDIETRO RISPETTO ALLA SANITA’Poi, Santelli ha parlato di “Salute, non l’organizzazione della Sanità, ma il diritto dei cittadini alla Salute. Abbiamo toccato con mano la precarietà delle strutture calabresi. Abbiamo zero casi. Siamo una delle regioni che ha tenuto i comportamenti più rigidi”.Il presidente più avanti ha precisato: “Parlare di Salute significa mettere al centro il cittadino e suoi bisogni, non le strutture sanitarie in quanto tali. La politica deve fare mille passi indietro rispetto alla Sanità e alla Salute. Privilegiando merito e capacità perché tanto in un ospedale ci finiamo tutti o ci possiamo finire. Dobbiamo avere l’assicurazione di essere ben curati”. “Dobbiamo mettere mano al piano sanitario – ha proseguito- perché in parte va rivisto. Bisogna discutere in maniera seria. Non è possibile che gli spoke siano sconnessi dagli Hub. Le Asp piuttosto che occuparsi del territorio sono diventate ospedalocentriche. Servono unità territoriali di medicina di prossimità. Noi dobbiamo capire come in un determinato ambito soddisfare i bisogni dei cittadini”. "Abbiamo un tema delicatissimo come l’edilizia sanitaria. È diventata una favola - ha detto-: abbiamo quattro nuovi ospedali che non si sa da quanto tempo dovevano essere fatti. Non si capisce a che punto stanno. Non sono riuscita ad avere le carte. O è colpa dell’impresa o della Regione. Tertium non datur. Sulla partita degli ospedali ci giochiamo tantissimo". UNA LEGGENDA METROPOLITANA L’ACCUSA CHE NON ABBIAMO FATTO TAMPONI- “Noi facciamo oltre mille tamponi al giorno. È una leggenda metropolitana che non abbiamo fatto i tamponi per nascondere i dati. C’è stato un problema di rallentamento, ma sottolineo che solo la Calabria nella terza ondata di rientro ha fatto controlli a tappetto con dei posti fissi nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, sulle autostrade. Nei collegamenti da Nord a Sud, chiudendo anche la 106 jonica e la 18”. “In quei momenti – ha aggiunto Santelli- abbiamo avuto dei ritardi, facendoci aiutare dalla Campania ma in una struttura che la Regione Calabria contribuisce a pagare. Abbiamo usato cose nostre”. “Abbiamo fatto un di più che nessuna altra regione ha fatto – ha specificato-. I dati sono confortanti”. Sulla nuova fase ha detto: “Se il governo apre dal 3 giugno alla mobilità interregionale siamo pronti. Se dal 15 giugno riparte il traffico europeo noi siamo pronti”.DARE UN'ANIMA ALLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA- "La Commissione europea ci valuterà sul raggiungimento degli obbiettivi non sulla spesa. Se vediamo la programmazione sembra un elenco della spesa, senza un’anima. Al 31 dicembre 2019 a fronte 2,3 miliardi di euro di dotazione, le attività avviate erano 2 miliardi, la spesa certificata 634 milioni". "La spesa di quest’anno è di 235 milioni". Santelli ha spiegato: "Ci sono stati allentamenti su richiesta del Governo sia sugli spostamenti degli assi e sia sugli aiuti alle imprese (aiuti di Stato). Dobbiamo immaginare una nuova governance dei fondi europei. Una governance che sia fatta da un livello politico, una commissione tecnica con i direttori generali e poi un partenariato istituzionale sociale ed economico affinché possano andare avanti. D’ora in poi la Commissione europea ci valuterà secondo nuovi standard. È mancata l’anima alla programmazione". LA LEGGE SUL CAREGIVER- Santelli ha suggerito l'adozione della legge sul caregiver, persone che si occupano di chi ha bisogno di assistenza a casa. "Lo ha fatto solo l'Emilia Romagna, finora". INFRASTRUTTURA E TRASPORTI- "Pagano soprattutto le imprese più che il turismo". Ha detto Santelli sostenendo la necessità di "riqualificare e aumentare le interconnessioni". Il presidente ha fatto riferimento alle recenti comunicazioni della Commissione europea di stop alla metro di Cosenza e all'aerostazione di Lamezia Terme. E' la seconda che fa più dispiacere Santelli: "Il collegamento fra aeroporto e stazione ferroviaria. Non è possibile che non siano collegate in maniera civile". Poi ha ricordato lo sblocco del Gateway di Gioia Tauro "per luglio sarà pronto l’accordo" e ha segnalato il problema dell’aeroporto di Reggio Calabria "è prenotabile un solo volo. Permettetemi di dire che c'è concorrenza sleale da parte della Sicilia. Noi faremo la nostra parte".AMBIENTE- "Sui rifiuti c’è un gran confusione. Bisogna assolutamente invertire una rotta. Un piano rifiuti, nel senso di stabilimenti, che ci porti in Europa con un nuovo ciclo di rifiuti a discariche zero. Si può fare. Gli impianti non solo si possono fare ma spenderemmo la metà rispetto a quelli che stiamo facendo", ha detto Santelli. AGRICOLTURA- Santelli ha lanciato la sfida della istituzione del Ruci (Registro Unico dei Controlli Integrati). Uno strumento che per le aziende agricole significa un alleggerimento burocratico e, di converso, consentirebbe all’Amministrazione, a parità di costi, di controllare un maggiore numero di aziende. SVILUPPO ECONOMICO-   Santelli ha ricordato il programma Riparti Calabria. Finora sono due le misure previste. "Riapri Calabria" 40 milioni con un bonus fino a 2 mila euro per le imprese e il "Lavora in Calabria" su cui il presidente ha detto: "Un lavoratore su tre te lo paga la Regione". TURISMO- Si parte da un dato drammatico, le aziende turistiche avrebbero già perso circa 50 milioni di euro. Santelli ha detto che ieri in giunta è stato approvata la misura "Scopri Calabria": tre notti di soggiorno in Calabria ai calabresi. A famiglie con una determinata fascia Isee. Un provvedimento da 15 milioni di euro: "Paghiamo direttamente gli alberghi". Inoltre, Ai giovani dai 18 ai 25 anni, 200 euro a testa da spendere in turismo e cultura. Agli alberghi chi si impegna a riaprire sarà riconosciuta una sovvenzione per un controvalore da 25 milioni di euro. LAVORO- Un rapporto sinergico con l'Università. Hanno l'obbligo di sedersi ad un tavolo e dire quali professionalità servono alla Calabria": DIGITALE- "Dovremmo essere la Regione più digitalizzata, ma non abbiamo niente". Santelli ha poi detto: "La 'ndrangheta non si combatte con i programmi elettorali, ma con altro". "La corruzione si combatte con più trasparenza". 

Domenico Bevacqua (capogruppo del Pd) ha detto: "Ci si sarebbe aspettati, dichiara, non la lista della spesa, ma proposte reali ed efficaci, quello che emerge dalla relazione è la genericità. Manca una visone politica che tenga conto della nuova fase (quella del Covid), ha resettato uno dei capisaldi della campagna elettorale che vedeva una governance improntata sul "noi". Si assiste ad una sorta di accentramento e di svilimento della burocrazia regionale, attraverso la concentrazione di potere in mano a pochi, referenti diretti della presidenza. Questo metodo non potrà far avanzare la Calabria. Nella relazione programmatica sembra esserci molto cuore, ma poche iniziative". Si è accesa una polemica fra Graziano e Bevacqua sul tema della metro di Cosenza. Tilde Minasi (LEGA) ha sottolineato alcuni aspetti. In particolare ha fatto riferimento alle Pari Opportunità. Nicola Irto (Pd) si aspettava qualcosa in più sulla Sanità come "presentare una proposta di legge" sulla riorganizzazione degli ospedali. Poi ha ricordato le difficoltà che attraversano i comuni. Filippo Pietropaolo (FdI) ha insistito sulla tematica del lavoro e sulla necessità di riformare il mondo della formazione. Libero Notarangelo (Pd) ha fatto notare come quelli che durante l’emergenza sono chiamati “eroi”, riferendosi ai medici e agli operatori sanitari in realtà hanno stipendi bassi e fanno turni massacranti. “Disorganizzazione non casuale”, quello dei rapporti con i privati. Un punto su cui ha calcato la mano il consigliere dem. Notarangelo ha lanciato la sfida sulla assistenza territoriale. "Le strutture di prossimità". Filippo Mancuso (Lega). "Nel turismo è inderogabile una politica portuale. La Calabria ha solo 10-12 porti. Ci vogliono almeno 4 porti nella zona tirrenica e 4 nella zona jonica. In aggiunta - ha detto il consigliere- ci vuole una politica dei prezzi del trasporto aereo". Sulla depurazione: "E' un problema atavico": Mancuso ha fatto cenno all'agricoltura e alla riforma dell'agricoltura. "Problemi che passano dalla riorganizzazione della macchina burocratica. Come pensiamo di mettere in campo tutte queste azioni contro il nostro peggior nemico: la burocrazia". Mancuso ha insisto sulla innovazione tecnologica: "Un gap con le altre regioni". "Abbiamo circa 220 persone categorie B e C da poter utilizzare". Giuseppe Aieta (Dp) ha detto che il programma di governo "ha delle dimenticanze". Sulla sanità il Consiglio non aveva "potestà legislativa". Sui fondi comunitari "non si parte dall'anno zero". Baldo Esposito (CdL) ha detto che la Calabria "non è andata con il cappello in mano". Ha ricordato il valore dell'Rt pari a 0,17. Anche Esposito, come Mancuso, ha fatto cenno alla burocrazia. "Non basta un approccio garbato", ha detto ancora sull'apparato amministrativo della Regione. Sulla sanità ha detto c'è una "forte disconessione fra struttura commissariale, dipartimento Salute e management delle aziende", lasciando intendere che bisogna smobilitare di fatto il decreto Calabria. "Finalmente ci riuniamo - ha detto Flora Sculco dei Democratici progressisti - per un confronto sulle linee programmatiche di questa legislatura. L'emergenza covid ha determinato un punto e a capo. I problemi che abbiamo davanti non sono ordinari e sono gli elementi di una crisi che non possiamo prendere con leggerezza, o pensare di fronteggiare utilizzando gli strumenti del passato. E' una crisi che sollecita un deciso cambiamento, nell'agire politico, in quello sociale, economico ed istituzionale, ad ogni livello di governo. Cambiare - ha aggiunto Sculco - deve rappresentare la bussola che deve guidare il nostro impegno, tutti insieme, Giunta e Consiglio. Dobbiamo funzionare così come si dovrebbe e fare squadra, niente di più, sarebbe già questa un'autentica rivoluzione". Francesco Pitaro (Misto) ha preso spunto dalle parole usate dalla presidente Santelli, come "fiducia, reputazione, le tante preoccupazioni espresse nel corso del suo intervento - ha aggiunto - avrei poco da obiettare ma alla luce dei fatti sono termini privi concretezza". Pitaro, ha confutato le scelte dirompenti della Giunta, come il Decreto Riparti Calabria o l'ordinanza sulle riaperture, "sulle quali è mancato il rapporto tra Giunta e Consiglio. Un rapporto sul quale fondare una azione riformatrice della regione, anche in riferimento ai temi del dibattito nazionale, sulla sanità, su una revisione del Titolo V della Costituzione, e sulla istituzione del Senato delle Regioni". Per Carlo Guccione (Pd) "l'emergenza ha profondamente cambiato tutte le dinamiche politiche e ha aperto una nuova stagione politica. E' necessario abbandonare le vecchie certezze e costruire insieme il nuovo scenario politico. Anche la politica è profondamente cambiata. E ne usciremo - ha sostenuto - soltanto se lavoreremo uniti, se percorreremo una strada che potrà permetterci di dare una speranza alle nuove generazioni che non avranno le stesse possibilità che abbiamo avuto noi". E sul cambiamento della politica ha convenuto anche Graziano Di Natale (Io resto in Calabria). "Nulla può prescindere però - ha detto - dal confronto, un confronto vero, soprattutto in quest'aula il Consiglio ha la necessità di essere snello, di essere con la costituzione delle Commissioni, al passo con i tempi e pronto a fronteggiare questa esigenza e le prossime che verranno". Sulla sanità "è un tema che appassiona tutti, ma nel tempo ci si ritrova sempre con gli stessi problemi. E sull'emergenza covid abbiamo potuto notare le lacune del nostro sistema sanitario, al di là delle cose che hanno funzionato nel contenimento del virus". Vito Pitaro (Jole Santelli Presidente) ha sottolineato la visione politica del programma illustrato dalla presidente. "Una visione politica forte - ha detto - potente nell'agire dell'azione politica di questa Giunta nel periodo pre e in corso covid che ha avuto e avrà nel tempo attenzione per i cittadini, le imprese, artigiani, lavoratori che hanno paura di non poter riprendere a lavorare e rischiano di non poter ripartire". Apprezzando la volontà di 'fare squadra', e di lavorare in un leale confronto tra maggioranza e opposizione, per il bene della Calabria, Giuseppe Graziano (Udc) ha parlato delle due criticità emerse con l'emergenza coronavirus, "quella sanitaria e quella delle nuove povertà. Il nostro sistema ha retto, grazie alle tempestività con la quale è intervenuta la presidente Santelli, ma dobbiamo ristrutturare la nostra sanità - ha ancora detto Graziano - in cui la componente privata deve affiancare quella pubblica e non sostituire la sanità pubblica". Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) ha affermato che il programma di governo della presidente Santelli, anche se in sole 65 pagine, rispetto ai 500 dell'ex presidente Oliverio, abbraccia tutti i problemi e tutte le criticità della Calabria. Nell'apprezzare alcuni appelli all'unità di intenti venuti dai banchi della minoranza, Arruzzolo ha auspicato il raggiungimento degli obiettivi grazie al buon senso dei consiglieri nell'interesse della Calabria.

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