di FRANCESCA PALAJA
Mi sento in dovere, verso tutti quanti, di chiarire e mettere a punto la situazione per tranquillizzare compaesani già andati in panico prima del mio arrivo. Premetto che a Milano sono già stata in QUARANTENA VOLONTARIA dal 22 Febbraio, prendendo quante più precauzioni possibili e seguendo il più possibile i consigli che ogni giorno ci ricordano tramite TG, Giornali, social network ecc..
Sono stata attenta al massimo, non ero tra quelli che hanno continuato a fare movida nella Bella Milano. Avevo prenotato già da molto tempo prima della nascita e diffusione del Virus un aereo per il 27 Febbraio, per tornare a casa insieme alla mia famiglia, sarebbe dovuto essere il giorno dopo la mia laurea (ancora oggi non avvenuta).
La situazione all’epoca non era degenerata, si poteva contenere, io stessa ho creduto al buon senso delle persone e sono rimasta a Milano. Ma vedete, a parer mio l’errore non è stato di chi ieri alla notizia della chiusura della Lombardia è scappato verso casa, ma di chi alle prime notizie, alla prima chiusura di università e scuole ha pensato bene di prendersi una bella vacanza, continuando a frequentare discoteche, bar e quant’altro, non solo qui al nord, ma purtroppo anche al Sud.
Molte famiglie del nord, alla chiusura delle scuole, hanno ben pensato di portare i loro bambini a sciare, a fare una passeggiata su Corso Buenos Aires, in Piazza Duomo e così via. Prendetevela con chi non ha fatto NULLA per evitare l’espandersi del virus, con chi è stato egoista.
Molti studenti, come me e le mie coinquiline, potevano benissimo tornare a casa dal 22 Febbraio, dal momento che le Università erano state chiuse e non avevamo più nessun tipo di impegno. La situazione non poteva che degenerare, e sfido chiunque a trovarsi in una città estranea senza nessun familiare, in un’emergenza sanitaria che sfugge sempre più di mano, con i contagi che aumentano a macchie d’olio e si spostano sempre più verso sud.
Voglio capire quanti di voi alla notizia della chiusura sarebbe rimasto lì , da solo , con la famiglia lontana.
Siamo tornati a casa ieri sera perché la chiusura della Regione potrebbe essere prorogata fino a una data indefinita , e questa situazione metterebbe in difficoltà qualunque figlio, genitore, marito, moglie ecc..Sono tornata a casa perché il Virus purtroppo potrebbe espandersi in Calabria, e in un momento di chiara difficoltà, alla quale dobbiamo prepararci soprattutto noi Calabresi, il buon senso mi dice di tornare a fianco alla mia famiglia, per poterci aiutare e sorreggere in caso di bisogno. Nonostante so che se il Virus mi avesse colpito a Milano avrei comunque ricevuto le migliori cure.
Ogni ambiente familiare tra l’altro è soggettivo e nessuno dovrebbe permettersi di giudicare se non si trova nella situazione. Come ha fatto poco fa mia sorella Antonella Mattia che ha già provato a tranquillizzare soprattutto i miei compaesani con un post, lo rifaccio anche io personalmente.
Ancora prima di partire ho AVVERTITO IL MIO MEDICO CURANTE, nonché nostro SINDACO DI SQUILLACE, i CARABINIERI, l’ASL che (credo) eseguirà ulteriori controlli presso il mio domicilio. Prima di entrare in CALABRIA ho inoltre effettuato i controlli a SALERNO e ho continuato il viaggio senza problemi, con tutte le giuste precauzioni.
Inoltre domani appena arriverò in Paese mi sottoporrò nuovamente ad una QUARANTENA DI 14 GIORNI, così come da ordinanza , insieme a MIA MADRE che non uscirà, non andrà a lavoro e non metterà a rischio nessuno di voi. Saluterò mia sorella, mio fratello, i miei nipoti, i miei cognati e il resto di amici e famiglia solo dopo la fine della mi quarantena.
Ribadisco inoltre che tutto questo è frutto solamente della mia COSCIENZA e del mio SENSO CIVICO, in quanto dal 22 Febbraio ad oggi non ho avuto ALCUN SINTOMO.
Ringrazio tutti coloro che vorranno capire , e ringrazio anche chi non lo farà, confidando che questi ultimi smettino quantomeno di giudicare a vanvera.
Ricordo ad ogni modo che non stiamo parlando della lebbra o della peste nera.Confido che tutti i miei amici del sud facciano la stessa cosa , e anche per chi non si è mai mosso dalla Calabria o chi non viene da zone rosse prenda le giuste precauzioni e non faccia (purtroppo) gli stessi sbagli di molti nostri amici del NORD.
Un enorme in bocca al lupo a tutti gli SQUILLACESI, ai tutti i CALABRESI E A TUTTI GLI ITALIANI. E In bocca al lupo a te MILANO, che tu possa tornare a splendere e a “riaccogliermi”presto.
Buona quarantena a tutti e TENIAMO BOTTA.
#FORZAITALIA
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