di TERESA ALOI
L'ordinanza parla chiaro. Chi entra nel comune di Malvito, un centro italiano di poco più di 1736 abitanti in provincia di Cosenza, è passibile di arresto.
Sono gli effetti devastanti del coronavirus . A ordinarlo è il sindaco Pietro Amatuzzo, che ieri, con un’ordinanza sindacale, ha di fatto dichiarato off limits il territorio da lui amministrato per chiunque sia transitato o abbia sostato in Lombardia e Veneto.
«Rilevato che nelle ultime ore si sta sviluppando in alcune zone del Nord Italia l’epidemia denominata virus Covid-19 (Coronavirus) – si legge nel documento -, visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri numero 6 del 23 febbraio 2020 – Misure di contenimento e gestione delle emergenze epidemiologica da Covid-19 (Coronavirus), ritenuto di intraprendere una serie di misure di prevenzione dirette a salvaguardare la salute pubblica, ordina a tutte le persone che dalla data del 20 febbraio 2020 siano transitate e/o abbiano sostato nelle Regioni Lombardia e Veneto di non fare ingresso nel territorio del comune di Malvito».
Ma fa di più. Nell'atto che porta il numero di protocollo 777 ordina "ai medici di base ed a tutte le forze dell’ordine, nel caso di informazioni sulla violazione di tale divieto, di darne immediata comunicazione a questo sindaco, quale autorità sanitaria locale e ordina alle persone che siano passate da tali regioni e rientrate a Malvito prima dell’emissione dell’ordinanza, di informare il sindaco e il dipartimento di prevenzione sanitaria competente", ordinando alle forze dell’ordine di vigilare sull’esecuzione dell’ordinanza.
Con l'avvertenza: «l’inottemperanza alla presente ordinanza configura il reato di cui all’articolo 650 codice penale, riservati gli altri opportuni provvedimenti a tutela della salute pubblica e della sanità». Il che, tradotto in soldoni, corrisponde ad una minaccia d’arresto: in base a tale articolo, infatti, «chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro».
Immediata la reazione su facebook. Il consigliere di minoranza Fausto Amatuzzo, rientrato dalla Lombardia, pubblica la sua foto sul confine che separa il Comune di Malvito da quello di Roggiano, con l’ordinanza in mano.
«Da qui non di passa! – ha commentato – Sono diventato un clandestino senza accorgermene». La richiesta, è quella di revocare l'ordinanza perché - spiega Fausto Amatuzzo - viola la libera circolazione delle persone nonché le disposizioni ministeriali che non sono certe queste".
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