L'improvvisa convocazione della Triplice sindacale (Cgil, Cisl e Uil) da parte del commissario Cotticelli, dopo che le organizzazioni il giorno prima erano state ricevute dal ministro Roberto Speranza 'scontenta' le sigle della dirigenza medica e sanitaria.
"È con rassegnata amarezza che le OO.SS. firmatarie della presente nota apprendono del Suo ennesimo sgarbo istituzionale e per il quale stanno vagliando l’opportunità di un ricorso al giudice del lavoro per comportamento antisindacale. Il riferimento è naturalmente da intendersi alla convocazione di ieri 9 settembre, rivolta ai soli Segretari Generali di CGIL CISL e UIL.
Ed è con altrettanto rassegnata incredulità che toccano, per l’ennesima volta con mano, la Sua scarsa confidenza nella gestione della sanità e la Sua scarsa competenza in materia di normativa contrattuale". E' quanto denuncia l'intersindacale dei medici in una lettera a firma dell'AAROI EMAC Dr. Domenico Minniti, dell'ANAAO ASSOMED Dr. Filippo Maria Larussa, dell'ANPO Dr. Giuseppe Poeta, della CIMO Dr. Giorgio Ferrara, CISL Medici Dr. Nino Accorinti, della FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) Dr. Armòdio Lombardo, della FESMED Dr. Giuseppe Pirillo, della FVM Dr. Gianluca Grandinetti e della UIL Medici Dr. Francesco Maltese.
"Ha sconosciuto infatti Ella, durante l’intero Suo mandato che ci auguriamo, senza ovviamente rancore alcuno, volga brevemente al termine, che gli interlocutori principali, quelli il cui bagaglio di conoscenze avrebbe potuto e dovuto guidarla nelle Sue decisioni, avrebbero dovuto essere i medici. Medici sono infatti i Direttori Sanitari Aziendali, medici i Direttori dei
Dipartimenti e dei Distretti, medici ancora i Direttori delle Strutture Complesse, medici i cosiddetti eroi che si spendono quotidianamente in prima linea, medici, insomma, quelli che hanno ben chiaro il polso della situazione, conoscono le criticità, possono suggerire le soluzioni. Medici sono dunque i professionisti che gestiscono le singole aziende e che - prosegue la lettere-, nonostante le opinabili scelte della Struttura Commissariale, si oppongono con i soli pochi mezzi messi loro a disposizione, all’implosione del Servizio Sanitario Regionale. Quegli stessi medici che più volte Le hanno chiesto di intrecciare una rete di collaborazione, nel solo interesse dei cittadini/utenti e degli operatori. Network la cui azione avrebbe avuto una ricaduta positiva anche sul Suo operato".
"Ma dalla Sua Struttura, ai nostri appelli, nessuna risposta. Un po' sulle mancate convocazioni, è anche colpa nostra. Solo ora ci rendiamo conto, infatti, che le richieste di audizione, per poter essere evase - sostiene l'intersindacale-, avrebbero dovuto essere indirizzare al Dr. Giletti o al Sig. Ministro. Peccato. Con un pizzico di presunzione temiamo che, probabilmente, dal
mancato confronto con noi, Ella abbia perso un’opportunità. Con maggior presunzione invece siamo convinti che l’opportunità più grande l’abbia persa il cittadino calabrese per il quale, la gestione ragionieristica della Sanità da parte della Sua Struttura si è tradotta in peggioramento dei conti, della qualità e della quantità dei servizi erogati. E ha costretto tutti gli operatori della Sanità a lavorare in condizioni incresciose".
"Lei però si confronti soltanto con chi in sanità, probabilmente, non si è mai cimentato neanche con un’iniezione intramuscolare. Continuerà a mancarLe una visione olistica del sistema e l’ovvia, conseguente incapacità di trovare
soluzioni. Con buona pace - concludono- della inascoltata o comunque inevasa richiesta di salute da parte dei cittadini e di benessere organizzativo da parte degli operatori sanitari".
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