E' scontro aperto sull'Avvocatura regionale. La diffida del COA: "Illegittima la nomina di Borgo: non è iscritto all'albo speciale"

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Antonello Talerico, presidente dell'Ordine degli avvocati Catanzaro
  18 agosto 2020 17:57

di GABRIELE RUBINO

E' ormai una battaglia campale quella fra la Regione e il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati (COA) di Catanzaro sulla nomina del Coordinatore dei legali dell'Ente calabrese. Dopo l'ordinanza del Tribunale del capoluogo, sezione Lavoro, che aveva accertato come la nomina di Maria Maddalena Giungato, voluta dal presidente Santelli, fosse "illegittima" poiché effettuata senza avviso pubblico (LEGGI QUI), la reazione del governatore è stata quella di affidare l'interim al segretario generale Maurizio Borgo e di annunciare il 'reclamo' contro il provvedimento giudiziale, piuttosto che procedere all'indizione della selezione pubblica (LEGGI QUI). Quest'ultima decisione arrivata ieri in Cittadella ha scatenato la contro-reazione del COA, presieduto da Antonello Talerico. Oggi è partita una durissima diffida, predisposta dagli avvocati Crescenzio Santuori e Vincenzo Agosto, con cui si mette in dubbio la stessa legittimità del decreto con cui Borgo, già avvocato dello Stato, assume l'interim degli avvocati regionali.

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'L'INTERIM A BORGO E' ILLEGITTIMO. NON E' ISCRITTO ALL'ALBO SPECIALE'- L'Ordine degli Avvocati fa notare come il decreto è "illegittimo e abnorme avendo al contempo eluso l’ordine giudiziale che impone alla Presidente Santelli il conferimento dell’incarico di coordinatore dell’avvocatura secondo norme di legge e costituzionali e non invece reiterando gestioni personalistiche". "Ignorato l’art. 23 della Legge n° 247/2012 - si legge nella diffida- che disciplina la figura degli avvocati degli enti pubblici e impone loro l’esclusività delle funzioni e l’iscrizione a un albo speciale".  In pratica, Borgo, rivestendo un incarico dirigenziale di livello generale (Dipartimento Segretario) per il quale è stato posto in aspettativa e collocato fuori del  ruolo di avvocato dello stato (ex DPR n° 584/1993), non può essere iscritto all’albo speciale. Dunque, viene meno uno dei requisiti della nomina a coordinatore degli avvocati regionali. Inoltre, poiché Borgo è anche un dg della Regione, non sarebbe garantita la  “sostanziale estraneità dell’avvocato rispetto all’apparato amministrativo burocratico dell’Ente in posizione di indipendenza e di autonomia, con esclusione di ogni attività di gestione allo scopo di evitare qualsiasi rischio di condizionamento nell’esercizio della sua attività professionale”. "L’assenza dei requisiti ex lege previsti per lo svolgimento dell’incarico di coordinatore dell’avvocatura generale determinerà, peraltro, la nullità di ogni atto assunto in questa veste, con plausibile paralisi dell’attività regionale", avvisa il COA.

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CHIAMATO IN CAUSA IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE- Ma la battaglia rischia di estendersi anche ad altri livelli. Infatti la diffida è stata inviata anche al Consiglio nazionale forense. "Il carattere marcatamente antigiuridico degli atti adottati, e oggi nuovamente opposti dal COA di Catanzaro, impone - si legge- la trasmissione della presente diffida anche al Consiglio Nazionale Forense affinché, nell’esercizio dei propri poteri, verifichi l’eventuale violazione dei princìpi e dei requisiti previsti dall’art. 23 della Legge professionale; nonché all’Avvocatura Generale dello Stato attesa l’insussistenza dei requisiti di conferibilità dell’ulteriore incarico ad interim in favore dell’attuale dirigente generale del Dipartimento Segretariato". 

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L'ATTESTAZIONE DI ASSENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA' E INCONFERIBILITA' NON CONVINCE, ALLERTATA L'ANAC- E non finisce qui. Nel decreto di conferimento dell'incarico Borgo avrebbe dichiarato l'insussistenza  di cause di inconferibilità e incompatibilità per assumere l'interim di coordinatore dell'avvocatura. Un'attestazione che non convince appieno il COA, tanto che lo stesso decreto è stato notificato all'Anac per le verifiche consequenziali. Non è più soltanto una battaglia legale. 

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