di ANTONIO CANNONE
Il Partito democratico trova il "nome" del candidato a sindaco da portare al tavolo del centrosinistra. Si tratta di Maria Teresa Morano, esponente dell'Ala, l'Associazione antiracket lametina.
Una figura, in vero, poco nota ai lametini, tanto che all'interno dello stesso Pd, ieri sera, nel corso di una lunga riunione ci sono stati molti voti contrari. Qualcuno parla di una percentuale che oscilla tra il 30 e il 40 per cento dei presenti, che hanno "storto il muso" dichiarando il proprio dissenso ad una scelta che, evidentemente, non ha i crismi di quella figura carismatica capace di convincere tutti.
Molti esponenti storici del Pd, tra i quali Italo Reale, per esempio avevano indicato Rosario Piccioni o Francesco Grandinetti. Ma il partito, giustamente, non poteva indicare nomi esterni ad esso. Ora la "palla" passa al resto degli "alleati" che, stando ai soliti bene informati, non fanno certo "salti di gioia" per questa indicazione.
A cominciare dal movimento "Lamezia bene comune", che dovrà adesso decidere se andare da solo con Rosario Piccioni o aggregarsi intorno ad una figura che, ripetiamo, al momento non nutre molti consensi a sinistra.
Lo stesso vale per "Lamezia Viva" di Milena Liotta, che, assieme a Francesco Grandinetti, ha proposto la nascita di un Polo civico al quale hanno aderito anche Nicolino Panedigrano a capo di un raggruppamento, sempre civico, con esponenti di comitati e associazioni impegnate per la difesa dei diritti sanitari e non solo. In attesa delle determinazioni dei Cinquestelle, il quadro nel centrosinistra si presenta "confuso" e ancora estremamente incerto.
L'unica novità è l'indicazione, comunque, di un candidato anche se non di prima scelta perché la vera alternativa alle destre doveva essere il medico oculista, Francesco Muraca che, nel corso delle settimane, ha "elegantemente" declinato forse perché aveva intuito che il "prezzo" da pagare era alto per via delle tante anime da "accontentare" e Muraca è uno che preferisce scegliersi lui la squadra e non vedersela imposta. Ma tant'è! L'indicazione della Morano sarà unitaria o il centrosinistra rimarrà diviso salvo poi, magari, ricompattarsi ad un eventuale ballottaggio?
Materazzo contro Wanda Ferro: "Ha imposto Ruggero Pegna"
Nel centrodestra si registra intanto una durissima dichiarazione dell'ex sindaco, Pasquale Materazzo contro Wanda Ferro che, a suo dire, avrebbe perorato la candidatura di Ruggero Pegna anche in virtù del fatto che egli stesso, insieme a Pasqualino Scaramuzzino, era in ballottaggio all'interno della coalizione formata da Fi, Fdi, Lega, Udc, Dc e altri.
"Era da tempo - dichiara Materazzo - che avevo mostrato interesse ad una candidatura a sindaco delle città perché vivendo per ragioni di lavoro il nostro comune, quotidianamente ho avuto modo di verificare come la città naviga rapidamente verso il baratro. Ho avuto modo in questi mesi di riscontrare che la mia persona non aveva quella presa che immaginavo nella classe politica cittadina, per cui mi ero messo da parte. Una decina di giorni fa venne da me un caro amico comune ad un emergente politico, di belle speranze proponendomi la candidatura al quale senza tentennamenti dissi di si. Qualche giorno dopo verificai che si faceva spazio la candidatura dell’amico Ruggero Pegna, in contrapposizione alla mia, ma mi venne spiegato che era un nome fatto da Forza Italia ed accettato da Fratelli d’Italia. In realtà mi sono reso conto che Wanda Ferro lo ha imposto ai politici dirigenti lametini. L’imposizione nasce dal fatto che volendosi candidare come presidente delle Regione alle prossime elezioni, la signora gradisce un sindaco suo su Lamezia. Non c’è dubbio che se così sarà questi politici nostrani dimostrano con i fatti di essere dei politicanti e che privilegiano la difesa di posizioni personali rispetto alle necessità dei cittadini.Voglio dire all’amico Pegna che se lui mi dimostra come intende risolvere la situazione economica del Comune, ormai sull’orlo del dissesto, sia per i 19milioni di euro di debiti della Multiservizi che degli altri 20/30 del Comune, ebbene io sarò con lui. Se - conclude Materazzo - mi dimostra che ha un programma per la città che deve essere la sommatoria di proposte risolutorie dei tanti problemi irrisolti, io sarò con lui.Ma se la sua candidatura è solo un modo maldestro di indebolire la città, io farò l’impossibile per contrastarlo con tutti i mezzi possibili e immaginabili".
Mascaro e Cristiano gli altri candidati
Nell'altro "centrodestra", ormai scontata la ricandidatura di Paolo Mascaro. Manca certo l'ufficialità ma sembra che ad appoggiarlo ci siano tre liste con tanti esponenti chiaramente di destra pronti a scendere in campo.
Così come il centrosinistra, anche il centrodestra appare "diviso" e anche da questa parte, magari, ritrovarsi al secondo turno. Un ballottaggio che al momento sembra essere l'unica cosa certa giacché nessuno sembra avere i numeri per vincere al primo turno.
L'altro candidato sicuro è Massimo Cristiano che ha già iniziato la sua campagna elettorale appoggiato da due liste civiche.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736