di GABRIELE RUBINO
Più che un centro Covid, un primo passo per rivitalizzare l'ex Villa Bianca a Mater Domini per sfruttare al meglio gli spazi disponibili. Quest'oggi è stato fatto un primo sopralluogo con alcuni dei principali attori istituzionali coinvolti. Il commissario dall'Aou Mater Domini, Giuseppe Zuccatelli, il sindaco, Sergio Abramo, il rettore dell'Umg, Giovambattista De Serro. Presenti anche il direttore amministrativo del Policlinico, Giovanni Stroppa, e il direttore sanitario di presidio, Caterina De Filippo. La conclusione è la creazione di un tavolo tecnico per avviare uno studio di fattibilità su cosa fare con esattezza. Se sindaco e rettore spingono per il centro Covid, Zuccatelli è apparso molto più scettico sulla tempistica, ma ha comunque abbracciato l'idea di rivitalizzare Villa Bianca.
Il manager ha dichiarato: "Per fare un ospedale Covid bisogna rifletterci bene. Perché la necessità di fare interventi potrebbe coincidere con il tempo che serve per individuare il vaccino e quindi potremmo sovrapporre un'iniziativa che potrebbe essere in contraddizione. Il tema potrebbe essere quello di individuare un utilizzo per la città a fini socio-assistenziali. Si ipotizzava una Casa della Salute. Abbiamo condiviso con il sindaco di Catanzaro e con il rettore dell'Università di fare un tavolo per fare uno studio di fattibilità. Adesso è prematuro fare delle previsioni sui costi- ha aggiunto Zuccatelli - perché prima bisogna decidere cosa fare. Ribadisco che questo edificio per come è difficile da recuperare come Centro Covid nella finestra da adesso al vaccino. Ormai sono passati 3 mesi, come dicono i tecnici del settore ci vogliono dai 12 ai 18 mesi. Se restiamo attorno alla primavera, se mettiamo mani a questo edificio con i limiti che ha la Pubblica Amministrazione in termini di burocrazia, di procedure, gare d'appalto e è impensabile, dal mio punto di vista, renderlo operativo entro quella data. E' un utilizzo inappropriato. Se vogliamo fare un'attività un'intera ala a Germaneto già a disposizione. E su questo bisogna chiedere all'Università". L'edificio C del Policlinico.
IL RETTORE: "OCCASIONE PER LA CITTA'"- Il rettore De Sarro aveva lanciato l'idea, a cui hanno aderito alcuni esponenti politici catanzaresi. "Ho fatto una proposta per una struttura che serva alla città di Catanzaro, che serva tutta la Calabria e che serva per un motivo valido: quello delle Malattie Infettive. Abbiamo avuto prima la Mers, poi la Sars e ora abbiamo il Covid-19. Domani non sappiamo quello che ci aspetta. Oggi Conte ha detto che Conte tutte le Regioni si dotino di centri di Malattie Infettive. Da ricercatore, anche se medico, penso che il Covid lo supereremo, ma il vaccino del Covid varierà come il vaccino dell'influenza. E stiamo attenti, se non ci attrezziamo ora, domani sarà un pochettino troppo tardi. Se fosse avvenuto in Calabria, quello che è avvenuto in Lombardia, in Emilia-Romagna, in Piemonte ci sarebbe veramente stata un'ecatombe. Guardiamo lontano ed investiamo oggi per il futuro nostro e dei nostri figli".De Sarro ha poi voluto ringraziare: "Il personale medico, paramedico a tutti i livelli che dall'oggi al domani si sono trovati da un reparto diverso a lavorare sui pazienti Covid. Si sono sacrificati non avendo nemmeno una grande preparazione perché venivano da altri reparti. Questa è un'opportunità: iniziare l'integrazione da piccole strutture. Da piccole strutture ci possiamo rendere conto: è possibile andare avanti con l'integrazione o non è possibile? Quali sono i pregi e quali i difetti. Iniziare dal piccolo per arrivare a qualcosa di più grandi.
INTEGRAZIONE: PRONTA LA BOZZA- "Devo ringraziare il presidente del Consiglio (Tallini) per portare avanti una bozza di legge sull'integrazione che abbiamo concordato già con il rettore. C'è la grande disponibilità che ho avuto dalla presidente Santelli che mi ha dato il via a trattare questa materia". Lo ha rivelato il sindaco Sergio Abramo a margine del sopralluogo.
IL SINDACO ABRAMO GUIDERA' IL TAVOLO TECNICO- Il sindaco Sergio Abramo: "Sono felice di questa disponibilità. Ci siederemo intorno ad un tavolo per decidere la cosa migliore. Abbiamo una necessità enorme. La sanità a Catanzaro funziona molto bene. Vogliamo mettere insieme il nostro ospedale e la nostra Università. Non si possono abbandonare strutture di queste dimensioni. Dobbiamo cercare di valutare qual è la soluzione migliore. Con la Casa della Salute svuoteremo di più il nostro pronto soccorso. Non credo sia un problema di risorse. Ci sono, sono ed anche ingenti".
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