Il Tar del Lazio al Csm: "Depositare gli atti della procedura disciplinare di Lupacchini e Facciolla"

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Eugenio Facciolla e Otello Lupacchini
  02 luglio 2020 11:56

di EDOARDO CORASANITI

Entro 15 giorni. Il Tar del Lazio ordina al Csm di depositare entro 15 giorni dal 25 giugno gli atti richiesti dai magistrati Otello Lupacchini ed Eugenio Facciolla nell'ambito del procedimento che bandisce i concorsi di procuratore di Castrovillari e procuratore generale di Catanzaro. 

I giudici romani (con due procedimenti separati ma paralleli) mettono in evidenza come i ricorrenti abbiano richiesto il 7 maggio scorso l'esibizione di alcuni documenti, tra cui i verbali relativi agli atti della procedura instaurata per i bandi. Documenti che dunque non sono mai entrati nella disponibilità di Lupacchini e Facciola e che si riferiscono alla decisione della Quinta Commissione del CSM, la quale ha disposto il rigetto dell’istanza di sospensione in via di autotutela amministrativa delle procedure concorsuali per la nomina degli Uffici direttivi di Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro e di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari,

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Più in particolare, due erano le istanze. La prima è finalizzata alla revoca della procedura concorsuale di assegnazione dei ruoli direttivi di Procuratore generale di Catanzaro e Procuratore di Castrovillari; con la seconda, l'avvocato Ivano Iai, difensore dei procuratori nelle procedure disciplinari, ha domandato l'accesso a tutti gli atti. Tra cui: accesso a tutti gli atti e documenti della pratica o procedura instaurata a seguito dell’istanza di revoca o sospensione, nonché della relativa reiterazione; copia di tutti gli atti della pratica o procedura, inclusi i verbali e le trascrizioni integrali delle sedute o riunioni nelle quali è stata aperta, discussa e deliberata la decisione
sull’istanza; copia dei file audio, dove esistenti, delle sedute; copia del comunicato del Consiglio Superiore della Magistratura trasmesso ai media che hanno riportato la notizia.

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Con riferimento alla prima istanza, il CSM ha deliberato di confermare il concorso per i due uffici direttivi; la seconda è rimasta inevasa, ma il Tar del Lazio ha ordinato l'esibizione degli atti nella procedura attivata con ricorso dell'avvocato Edoardo Giardino, legale di fiducia di Lupacchini e Facciolla per le procedure amministrative.

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Il Tar del Lazio ha fissato per il 20 luglio la prossima udienza camerale.

LE VICENDE: Otello Lupacchini, è stato sospeso temporaneamente dalla Procura Generale di Catanzaro e trasferito dal Csm a Torino. A giocare a sfavore del magistrato protagonista in passato delle indagini sulla banda della Magliana, le frasi in cui sosteneva di non esser stato informato del maxi blitz anti ‘ndrangheta “Rinascita Scott” del dicembre 2019 e che ha portato all’arresto di 334 persone e all’iscrizione di 416 persone (ora diventate 479) nel registro degli indagati. Oltre a denunciare il mancato coordinamento tra Procura generale e quella distrettuale, durante un’intervista a Tgcom Lupacchini utilizzò la parola “evanescenti” rispondendo sulle “operazioni della Procura distrettuale di Catanzaro”. Espressioni che fecero saltare dalla sedia la sezione disciplinare del Csm che trasferì Lupacchini a Torino. Sulla vicenda è pendente anche un ricorso in Cassazione presentato dalla difesa.

Eugenio Facciolla, invece, è indagato per corruzione e falso dalla procura di Salerno per una vicenda collegata all'Stm di Pietrafitta, la società operante nel campo delle intercettazioni. Ragioni che hanno determinato il trasferimento da Castrovillari e Potenza, dove svolge il ruolo di giudice civile. 
Durante l'udienza davanti al giudice dell'udienza preliminare di pochi giorni fa, Facciolla si è difeso rilasciando dichiarazioni spontanee per circa tre ore. Il procuratore ha smentito le accuse contestate dalla Procura di Salerno, evidenziando l'infondatezza delle stesse e mettendo in luce le presunte omissioni dell'indagine dei pm campani. Facciolla, inoltre, ha dichiarato di aver avvertito un clima di sospetto che si era addensato nell'ultimo periodo su di lui.

 

 

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