di PAOLO CRISTOFARO e CLAUDIA FISCILETTI
Il Teatro di Calabria compie dieci anni di attività e, l’associazione culturale nata a Catanzaro nel Gennaio del 2010, vuole dedicare l’intero 2020 a celebrare questa mèta. I festeggiamenti sono iniziati questo pomeriggio, nel museo MARCA di Catanzaro, con la conferenza stampa tenuta da tre dei pilastri del TdC, Anna Melania Corrado, presidente della compagnia teatrale dal 2015, Aldo Conforto, direttore artistico e regista, e Luigi La Rosa, autore e curatore dei testi, seguita poi dalla messa in scena di “PROMETEO – Le catene della libertà”, uno spettacolo con scene tratte dal “Prometeo incatenato” di Eschilo e da “TITAN – I fuochi di Prometeo”, un’opera inedita a cura di Luigi La Rosa.
Durante l’incontro che ha anticipato lo spettacolo, la dottoressa Corrado ha sintetizzato quella che è la storia del Teatro di Calabria ed i traguardi che è riuscito a raggiungere durante questi dieci anni di attività. “Fare cose difficili” è la parola d’ordine che anima la compagnia teatrale in questo suo scopo di voler diffondere la cultura teatrale nel territorio, intraprendendo un percorso artistico complesso ed innovativo. La parola d’ordine ha reso bene in quanto adesso il TdC è riconosciuto a livello regionale e ha il sostegno sia di enti pubblici, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Catanzaro e della Regione Calabria, sia di enti privati come la Fondazione Guglielmo, il Circolo di Cultura “Augusto Placanica” e l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Più recente, nel 2019, è il patrocinio ricevuto dal Ministero dei Beni Culturali (MIBAC) per la rassegna “GRAECALIS”.
“Tuttavia al momento siamo in una situazione di stallo -ha detto la dottoressa Corrado- perché ancora non abbiamo una sede tutta nostra in cui gli attori possano fare la prove” e da questa affermazione poi scaturisce l’appello successivo: “Diamo atto all’attuale Assessore alla Cultura di Catanzaro, Ivan Cardamone, del sostegno che fornisce al Teatro di Calabria e auspichiamo che anche in futuro, chiunque rappresenterà l’Assessorato alla Cultura, possa avere un occhio di attenzione per questa realtà”.
Il TdC ha molto da offrire, lo fa ogni giorno non solo con “GRAECALIS” e con la rassegna invernale “POIESIS”, ma anche con i suoi laboratori di formazione e di dizione, ricordati dalla dottoressa Corrado nel corso della conferenza stampa, frequentati sia da giovani e da adulti. Molti anche gli incontri nelle scuole, in cui si tenta di far appassionare i giovani al teatro, spiegando loro cosa sia e come possa arricchirli.
A seguire, l’intervento di Aldo Conforto che ha spiegato il suo ruolo all’interno della compagnia teatrale e che prescinde quello del solo direttore artistico e del regista, ma comprende altri ruoli in particolare quello del costumista. “Nel momento in cui monto un personaggio, nella mia testa lo immagino completo, anche il modo in cui dovrà essere il suo abbigliamento” spiegando come, da un giorno all’altro, si è ritrovato a cucire i vestiti degli spettacoli del Teatro di Calabria senza nemmeno accorgersene.
Sono stati anticipati alcuni dei progetti futuri che il TdC proporrà quest’anno per il suo pubblico più affezionato; “POIESIS”, alla sua quinta edizione, prevederà delle “lezioni-spettacolo” per gli incontri mattutini realizzati appositamente per gli studenti. Torneranno i workshop firmati Teatro di Calabria e poi, per “GRAECALIS”, sarà messa in scena la tragedia di Eschilo, “I Persiani”. A fine anno, per concludere, sarà realizzato un progetto i cui dettagli non sono stati ancora svelati ma racconterà i dieci anni del Teatro di Calabria attraverso immagini e storie.
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