di GABRIELE RUBINO
L’inchiesta sulle commissioni consiliari ha travolto la politica catanzarese. L’onda d’urto della trasmissione nazionale “Non è l’Arena”, che ha già dedicato due puntate al caso, ha scosso gli animi dei consiglieri coinvolti.
Nella giornata di oggi, nel palazzo comunale, sono circolate con insistenza le voci sulle prime dimissioni. Sono state alimentate da un post sui social a firma di Gianmichele Bosco (Cambiavento) che era una sorta di commiato agli elettori. Il post poco dopo è stato rimosso, ma a quanto pare non l’intenzione di dimettersi. Assieme a lui, dovrebbe lasciare Palazzo De Nobili anche il docente dell’Unical Nicola Fiorita. La decisione dovrebbe essere ratificata domani (o al massimo dopodomani) con una lettera ufficiale. Altri dell'opposizione sono pronti al passo indietro. Roberto Guerriero (Pd) ha affermato: "Mi rivolgo ai colleghi dell’opposizione: che senso ha continuare a sedere in queste condizioni tra i banchi di un Consiglio svuotato delle proprie competenze e della soprattutto della propria credibilità? Che senso ha continuare a lottare contro i mulini a vento di un’amministrazione fantasma che tutto fa tranne che governare il Capoluogo? Da rappresentante in aula del Partito democratico – conclude Roberto Guerriero - mi chiedo, e chiedo, non sarebbe il caso di ‘resettare’ il programma e dare ai catanzaresi una valida alternativa a questa amministrazione? Se non ora, quando?”. Subito dopo Fabio Celia ha detto: “È nostro dovere di consiglieri comunali lanciare un messaggio di trasparenza alla città di Catanzaro, a quei cittadini che hanno votato il nostro nome per essere rappresentati a Palazzo De Nobili. Per questo chiedo a tutti i miei colleghi in consiglio comunale di dare le dimissioni tutti insieme".
È evidente che questo potrebbe scatenare un effetto domino su tutti gli altri consiglieri. Fin qui si tratta di quelli della minoranza, ma la maggioranza difficilmente resterà a guardare. Pezzo dopo pezzo l’intera assemblea municipale potrebbe capitolare. L'impressione è che questa consiliatura, nata a metà del 2017, si stia spegnendo.
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