Isola pedonale su Corso Mazzini. La rabbia dei titolari di Marvin: "Questa decisione è una dimostrazione di incompetenza"

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L'ingresso del negozio di abbigliamento Marvin, su Corso Mazzini
  20 giugno 2020 16:08

di CLAUDIA FISCILETTI

“Fare un tale esperimento durante il periodo covid19 mi sembra assurdo e sciocco”, è Enzo Gaetano a parlare che, insieme al fratello Pino, è proprietario del negozio di abbigliamento Marvin a Catanzaro, su Corso Mazzini. L’amarezza della sua affermazione è provocata dalla decisione di dare il via all'isola pedonale nel centro storico che andrà da piazza Prefettura (edificio delle Poste) e piazza Santa Caterina (Questura) dal lunedì al venerdì, dalle 17.30 alle 23, solo nel mese di luglio. Una decisione presa nei giorni scorsi dall'amministrazione comunale in concerto con alcune associazioni quali Confcommercio, Confersecenti, Confimpresa, Cicas, Cna, Unsic e 3V.

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LEGGI QUI. Pochi giorni per il via all'isola pedonale su Corso Mazzini a Catanzaro

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“A luglio la città è vuota, non ci sono turisti e l’80% dei residenti ha la casa al mare”, Enzo Gaetano espone le sue perplessità riguardo questa decisione. Lui e suo fratello sono imprenditori che in Calabria, oltre a Marvin, hanno altri 10 punti vendita con 50 dipendenti: “Per fortuna le nostre aziende sono sempre attive, ma rimane il fatto che l’amministrazione di Catanzaro non ci ha mai ascoltato”.

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Non è la prima volta che in città si tenta di sperimentare introducendo l’isola pedonale su Corso Mazzini. “Questa per loro sarà l’ultima chance e penso che sarà un altro flop”, afferma Enzo Gaetano che poi aggiunge: “Non siamo nel mese di dicembre in cui potrei capire se si decidesse di fare l’isola pedonale nella settimana di Natale, ma siamo nel mese di luglio, quando la città è pressoché deserta e i fatturati sono già scesi al 50%. In questo modo danno un ulteriore svantaggio alle attività commerciali”.

I negozi versano già in una situazione difficile non solo per il lockdown causato dal covid ma anche per gli aumenti degli acquisti dai siti online, “Penso che in questo frangente l’amministrazione comunale e le associazioni abbiano dimostrato la loro incompetenza”, afferma Enzo Gaetano che poi conclude: “Se l’immobile a Catanzaro non fosse stato di mia proprietà avrei già abbassato le serrande”.

 

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