L'escamotage del Covid per salvare i precari non stabilizzabili al "Pugliese": nuova faida con gli idonei

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L'ospedale "Pugliese Ciaccio"

Il parere della Funzione Pubblica sembrava sbarrare la strada a coloro matureranno il requisito solo a dicembre 2020. Invece il commissario Zuccatelli non vuole mandare a casa nessuno

  09 maggio 2020 13:48

di GABRIELE RUBINO

Sembrava il capitolo finale, invece la saga dei precari del Pugliese è destinata a proseguire con un nuovo colpo di scena. Due giorni fa è arrivato l'atteso parere della Funzione Pubblica che ha interpretato le attuali norme in tema di stabilizzazione (LEGGI QUI I DETTAGLI). Senza troppi fronzoli, il dipartimento di Palazzo Chigi aveva spiegato che non possono avere la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato coloro che avrebbero ottenuto il requisito dei 36 mesi al 31 dicembre 2020, né proroghe al tal fine. In altre parole, l'emendamento del Milleproroghe alla Legge Madia non si applica alla Sanità poiché prevale la norma speciale introdotta con un altro emendamento (dell'ultima Legge di Stabilità), che fissa il requisito dei 36 mesi al 31 dicembre 2019. Calato nella realtà dell'ospedale Pugliese, il parere della Funzione Pubblica diventa la scure alla speranza di stabilizzazione per 10 medici, 2 tecnici perfusionisti, 1 ostetrica e 30 infermieri. Ma il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli ha riaperto la partita facendo capire agli uffici dell'azienda ospedaliera che lui "non vuole mandare a casa nessuno": 

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IL NODO DEGLI INFERMIERI. POTREBBERO ESSERE MANTENUTI CON I FONDI PER IL COVID- Il vero problema, spiegano fonti qualificate dell'ospedale, sono i 30 infermieri. I 10 medici (tranne medicina nucleare) sarebbero coperti da concorsi in essere. Gli infermieri, invece, restano scoperti. La soluzione a cui si sta lavorando, riscrivendo quindi un nuovo capitolo della storia, è di inserire questo contingente fra le assunzioni per fronteggiare l'emergenza Covid. L'azienda non aveva utilizzato l'intero plafond da oltre 1,2 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione. Anche in questo caso, il contratto sarebbe a tempo determinato ed in teoria non rinnovabile ad emergenza terminata. Ma c'è un passaggio del documento della Funzione Pubblica che induce Zuccatelli a resistere: "La problematica non può essere risolta in via interpretativa, essendo necessario un apposito intervento normativo". Quindi un nuovo emendamento in Parlamento. 

ALLE PORTE UNA NUOVA FAIDA CON GLI IDONEI DELLE GRADUATORIE-  Il Pugliese si ritrova con il piano delle assunzioni approvato dai commissari Cotticelli e Crocco. Oltre a 22 "nuove" assunzioni, altre 190 erano destinate a chiudere la partita dei precari, distribuendo il reclutamento fra i tempi determinati con i requisiti della stabilizzazione e gli idonei delle graduatorie. Il direttore medico di presidio Gianluca Raffaele sta nuova stilando la tracciatura del personale. Già dall'inizio della prossima settimana dovrebbero essere chiamati i precari con il requisito della Legge di Stabilità (i 36 mesi a dicembre 2019) e poi gli idonei delle graduatorie. Se non ci sono particolari patemi sui 44 Oss (eccetto due posizioni da verificare) e sui 14 tecnici di laboratorio (graduatorie), il vero nodo sono gli infermieri. Dei 106 in programma, 34 sono stabilizzabili subito. In teoria se ne dovrebbero assumere altri 72 dalle graduatorie. Ma appunto con l'escamotage del Covid, 30 posti potrebbero essere congelati. Questo per "salvare" i precari che adesso non possono ottenere il contratto a tempo indeterminato. Tutto ciò scatenerà la probabile reazione degli idonei delle graduatorie che resteranno esclusi. La faida è pronta a riaccendersi.   

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