di GABRIELE RUBINO
Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei privati sulla lottizzazione di Tiriolello. Si chiude così una lunga 'battaglia' amministrativa fra il ,Comune di Catanzaro e costruttori. Questo filone si è aperto agli albori dell'attuale consiliatura. Il Consiglio comunale, nel luglio del 2017 decide di bocciare il progetto che prevedeva la realizzazione di un insediamento residenziale da 88 mila mq. Il Tar, siamo nel 2019, dà ragione al Comune sostanzialmente affermando la linea della 'sovranità' del Consiglio sulle scelte urbanistiche.
Questo aspetto è stato definito "centrale" anche dal Consiglio di Stato per dirimere la controversia. Pur se la pratica, da un punto di vista burocratico, aveva superato i principali passaggi (i primi avviati nel 2008 e che avevano superato un'altra sentenza del Tar, nel 2016, relativamente alla disciplina applicabile), l'ufficio tecnico competente aveva demandato la scelta all'organismo politico. "Risulta evidente - si legge nel dispositivo- che la ragione dell’attribuzione di competenza al Consiglio comunale è individuata nella circostanza che le previsioni urbanistiche applicabili consentono una possibilità di scelta della destinazione urbanistica, come non residenziale, per il 50% della zona in cui ricadeva il piano attuativo di lottizzazione: da ciò discende la natura non meramente attuativa del piano e la possibilità dell’esercizio della discrezionalità amministrativa nella destinazione urbanistica dell’area, propria dell’organo consiliare". Nel primo ricorso non c'era alcuna deduzione contraria in questo senso e quindi, il Consiglio di Stato, ha confermato la decisione di primo grado.
Inoltre i privati, rappresentati in giudizio da Salvatore Virgilio Conte e Domenico Colaci, hanno provato ad inserire un elemento nuovo in appello, sostenendo sostanzialmente che l'intero intervento fosse di tipo residenziale e di opere complementari facendo venir meno la competenza del Consiglio. Tesi che però non ha trovato accoglimento, prevalendo quella comunale, esposta in giudizio da Saverio Molica, Anna Maria Paladino e Giacomo Farrelli. "La competenza consiliare sia stata correttamente attribuita, senza incorrere nella violazione" normativa, scrivo i giudici di Palazzo Spada.
I giudici hanno altresì valorizzato come la "politica urbanistica del Comune, il quale, stante la possibilità consentita dalle norme vigenti - sulla base di quanto si è argomentato in precedenza – di poter prevedere destinazioni di edificazione diverse da quelle residenziali, ha valutato all’attualità l’impatto di un importante intervento edificatorio solo residenziale concepito in anni pregressi, dando rilievo alle nuove prospettive di sviluppo dell’assetto urbano della città". Niente lottizzazione a Tiriolello quindi e il settore dell''avvocatura ottiene un'altra importante affermazione.
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