"Lucciole e lanterne" a Catanzaro, Yu Jinwei si difende: "Quei matrimoni erano veri". Gli altri indagati restano in silenzio

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Passaporti cinesi
  16 marzo 2020 22:14

Cesare Votta e Rita Maletta questa mattina hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’operazione “Lucciole e Lanterne”, che la settimana scorsa ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari. 
I due, difesi dall’avvocato Antonio Ludovico, sono accusati di associazione a delinquere per favorire l’immigrazione clandestina (LEGGI QUI). 

Di fronte al Gip Teresa Guerrieri, Yu Jinwei invece ha fornito la sua versione dei fatti: essendo un punto di riferimento per tutta la comunità cinese, i suoi connazionali si rivolgevano a lei per il disbrigo di qualsiasi pratica. In ordine ai quattro presunti matrimoni fittizi. Accompagnata anche lei dall’avvocato Ludovico, ha respinto tutte le accuse, affermando con forza e convinzione che i matrimoni erano assolutamente veri e non fasulli. Tanto è vero che in due casi, le risulta che gli sposi stanno ancora insieme. Ha rigettato inoltre le accuse relative alle dazioni di danaro che, a suo dire, non avrebbe mai posto in essere. Tutti e tre sono agli arresti domiciliari. 

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Domani invece è il turno dell’interrogatorio di garanzia di Giuseppe De Santis, Antonio De Santis e Rita Laface.

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